PENNE: PETRUCCI PREPARA LA GIUNTA ED IL MUNICIPIO RIAPRE A TEMPO PIENO

Non prenderà l’aspettativa a tempo pieno perché altrimenti non ce la farebbe a vivere con i 1.400 euro lordi al mese che il sindaco di Penne incasserebbe attualmente dalla sua carica. E’ proprio così: a Gilberto Petrucci, neo primo cittadino con il 47,40% (3.214 voti) con quasi 600 voti personali, non conviene assentarsi dal lavoro di giornalista dell’ufficio stampa della giunta regionale. Il mancato rispetto del patto di stabilità nel 2007 comportò infatti un taglio secco del 40% delle indenntià di carica, reso ancora più pesante dall’ulteriore riduzione del 10% decisa dall’allora sindaco Donato Di Marcoberardino e in seguito mai rettificata tornando agli importi della normativa. E farlo ora sarebbe naturalmente impopolare. In una situazione normale il primo cittadino, lavoratore dipendente non collocato in aspettativa, a Penne avrebbe diritto a 2.900 euro lordi. Due comunque i provvedimenti già presi da Petrucci: la conferma fino al 30 novembre dei responsabili dei vari servizi comunali e la riapertura giornaliera da lunedì degli uffici dell’ente. E Petrucci non può non pensare alla formazione della sua giunta dove troveranno posto per obbligo di legge due donne. Le elette sono state Valentina Chiarella (300 voti) e Chiara Severo (242 preferenze), oltre a Pina Tulli (531) e Lucia Cardone (242), assessori uscenti nella squadra di Mario Semproni che è stato rieletto con 223 voti, ma come consigliere: per lui si ipotizza il ruolo di presidente del consiglio comunale. Fra gli undici che costituiranno il gruppo di maggioranza di Penne Viva ci sono anche Emidio Camplese, il più votato dell’intera competizione con 548 preferenze in odore di vice sindaco, l’assessore uscente Nunzio Campitelli (315), Antonio Baldacchini già presidente dell’assemblea civica (439), poi Antonio Vellante (206), Federico Domenicone (277), Pino Marautti (206). Sui banchi dell’opposizione, oltre alla candidata sindaca, sconfitta largamente, Angela Pizzi di Penne Prossima (32,36%, pari a 2.194 voti), il decano Vincenzo Ferrante con 403 preferenze e Maurizio Lucci con 443; quindi per Penne Ribelle ecco Gabriele Frisa (1.372 voti per il 20,24%) e Sonia Marini con 372 schede. Non ce l’ha fatta a rientrare nell’assise civica Andrea Vecchiotti, il segretario del partito democratico che ha raccolto appena 159 preferenze perdendo il derby familiare con la propria madre, Lucia Cardone, eletta con Petrucci. Aria di tempesta nel Pd che dovrà affrontare una riorganizzazione interna. Qualcuno scarica le colpe della sconfitta alla scelta di Frisa di fondare una propria lista dopo la rottura con i democratici. B. Lup.

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