Penne: ospizio, via nove anziani. E’ caos

PENNE – Nove anziani non autosufficienti devono lasciare la casa di riposo “De Sanctis-Del Bono”, fermata anche l’attività di preparazione dei pasti.

L’ordinanza di Rocco D’Alfonso, sindaco uscente di Penne, fa rumore e recepisce tutte le deficienze segnalate dalla Asl, dai vigili urbani e dai carabinieri del Nas. La presenza al primo piano della vecchia e fatiscente palazzina, a pochi metri dall’ospedale, di una trentina di migranti fa derivare un quadro di promiscuità che ha aggravato le condizioni di una struttura comunale che dal 2001 non beneficia di una manutenzione adeguata. E dunque non può ospitare persone non autosufficienti, come erroneamente fin qui è stato. L’ordinanza comunale è rivolta al gestore: l’Azienda pubblica di servizi alla persona, l’Asp, con sede in Città Sant’Angelo, e presieduta da Dario Recubini (l’ex sindaco pennese Donato Di Marcoberardino ne è consigliere insieme con Andrea Buccella di Collecorvino: entrambi nominati dalla Provincia, la quale ha emanato un bando che scade il 2 maggio per una designazione), che ora deve trovare un’ospitalità alternativa ai nove anziani. La casa di riposo d’ora in poi non potrà contenere al massimo più di venti persone. Ma c’è di più nell’ordinanza: D’Alfonso chiede all’Asp di produrre analisi e rapporti di prova atti ad escludere la presenza di amianto nella pavimentazione del rivestimento. Eppure è il Comune l’ente proprietario dell’immobile, ma vennero eseguiti dall’Asp dei lavori sulla struttura. La promiscuità degli spazi utilizzati dagli anziani malati e dai migranti (“Non conoscendo se i migranti siano affetti da patologie trasmissibili agli ospiti anziani”, si legge nell’ordinanza del primo cittadino) crea adesso un serio pasticcio perché l’azienda pubblica di servizi alla persona ha ottenuto dalla prefettura l’appalto per l’accoglienza dei migranti stranieri sulla base di locali che, si scopre, non sono a norma in numerosi aspetti, come aveva denunciato anche Lorenzo Sospiri, capogruppo di Forza Italia alla Regione.

B.Lup.

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