Il guano del piccione è il problema che attanaglia tutti i centri storici e non tutte le amministrazioni comunali riescono a debellare i disagi che i volatili producono ai residenti.
A Penne, le stradine di Vico S. Agostino sono settimane che non vengono pulite dalla società detentrice dell’appalto di pulizia ed i fastidi, sia per l’aspetto igienico sia per i cattivi odori, creano malesseri tra i residenti della Via.
Infatti, il materiale fecale, depositato sulla strada o sui passamano, compromette le condizioni igieniche del paese, tanto più che, essiccandosi, si polverizza e vengono rilasciati nell’ambiente gli agenti patogeni in esso contenuti, che si trasmettono all’uomo e agli animali domestici per inalazione, quindi anche in assenza di contatto diretto, perché trasportati dal vento, dai ventilatori, da aspirapolveri.
Più di una volta, i cittadini hanno interessato le forse di polizia municipale e l’assessore delegato, ma la ditta, o se vogliamo gli operai incaricati della pulizia, dopo che è stata richiamata ha iniziato nuovamente a garantire il servizio che, improvvisamente, dopo qualche tempo non è più stato svolto, facendo precipitare, ancora una volta, le strade di Vico S. Agostino nel degrado più totale.
Eppure il capitolato d’appalto prevede la pulizia delle Vie del centro storico ogni due settimane, e qualcuno incomincia a domandarsi se gli uffici preposti al controllo si adoperano per verificare se ciò avviene, o nella peggiore delle ipotesi, ci si limita a pagare ditta senza che essa svolga il lavoro per cui è stata chiamata.
Questi sono i dubbi da chiarire, ma prima di tutto bisogna garantire nuovamente il servizio agli abitanti del borgo pennese. Che qualcuno batta un colpo.