Penne e l’appalto rifiuti. «Giusto non escludere la Sima»

PENNE Giusto non escludere la Sima ecologia dall’appalto per la gestione dei rifiuti.

«Le questioni contenute nel certificato antimafia non costituiscono motivo di esclusione», fa sapere Margherita D’Agostino, assessore all’igiene urbana, la quale, senza tuttavia renderlo pubblico, informa circa il parere rilasciato dall’Authority di vigilanza su contratti pubblici, alla quale si erano rivolti la stessa amministrazione comunale e il capitano dei carabinieri Massimiliano Di Pietro. Non c’è infatti ancora il contratto di servizio fra il Comune e le ditte appaltatrici a causa dell’incompleta documentazione societaria vidimata dalla prefettura. La Sima ecologia srl di San Paolo di Civitate, nel Foggiano, si è aggiudicata (per 5 anni sono 7 milioni 604 mila 500 euro) l’appalto dei rifiuti in associazione temporanea d’impresa con la Ecoalba, cooperativa sociale di tipo B, sempre foggiana. La Sima ecologia è nata nel 2011, ha un capitale sociale di 10 mila euro ed è in mano a due soci stranieri al 50%: Crisan Lenuta ed Helena Fabelova che ne è anche l’amministratrice. Una piccolissima impresa meridionale che al 31 marzo scorso contava su 26 addetti e su un valore di produzione, nel 2012, di appena 106 mila euro.

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