“Via libera definitivo e conclusivo dal Nucleo di valutazione del ministero della salute alla proposta della Regione Abruzzo di realizzazione di cinque ospedali. Lo comunica l’Assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci. I contenuti della proposta saranno oggetto, a breve, dell’intesa formale che verrà sottoscritta dalla Regione con il Ministro. Il parere positivo e definitivo apre le porte alla fase progettuale dei nuovi ospedali e alla ristrutturazione di quello di Penne. Subito dopo l’intesa e presentati i progetti il Ministero erogherà i fondi”. Questo l’annuncio, dell’assessore alla salute Paolucci, apparve sul sito istituzionale della Regione il 16 settembre 2015. Ne era già stata data notizia sul il Centro il 2 agosto 2015 (“La Regione: l’ospedale sarà riqualificato”), nel quale Paolucci comunicava: “È stato approvato anche il nuovo accordo di programma per la costruzione di 5 nuovi ospedali (Giulianova, Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto), oltre alla ristrutturazione dell’ospedale di Penne, per un ammontare di 371 milioni..”. Quegli interventi erano previsti nella bozza di Accordo di Programma adottata con delibera del Commissario ad acta 28 febbraio 2014, n.23. Il Nucleo di valutazione diede, anche allora, parere positivo ma l’Accordo non fu mai firmato da Roma, e tutto rimase nel mondo dei sogni. La proposta attuale della Regione è contenuta nella nuova bozza di Accordo di programma, adottata con delibera della Giunta regionale 15 novembre 2016, n. 742, con una dotazione finanziaria di 283,6 milioni di euro. Come già aveva fatto nel 2015, il Nucleo di Valutazione, per quanto di sua competenza, ha di recente (ri)approvato gli stessi interventi. Si tratta di un parere strettamente tecnico che nulla ha a che fare con le valutazioni programmatiche e politiche sull’Accordo di Programma. E, infatti, ristiamo ancora una volta, daccapo a dodici, come suol dirsi. La notizia che conta, il momento decisivo per la sorte anche dei famosi lavori al San Massimo sarà la firma, da parte del Ministero, dell’Accordo proposto dalla Regione con la delibera 742/16, l’ultimo della serie. Finché non accadrà, abbandonarsi agli entusiasmi, sbrodolarsi addosso con i pareri burocratici che lasciano il tempo che trovano, vuol dire prendere in giro la gente o essere disinformati (e, dunque, parlare a vanvera), oppure essere ingenui che più non si potrebbe. Come si è già visto nel 2015, il “via libera definitivo e conclusivo” del Nucleo di valutazione non serve a niente. Ci vuole la firma del Ministero sull’Accordo. La verità è che quello di novembre è la terza bozza di Accordo di Programma in 4 anni (la prima era contenuta nella delibera del Commissario ad acta n. 65 del 28 novembre 2012) e finora il Ministero non ne ha firmata una! Se ci si vuole accontentare della notizia del “via libera” del Nucleo di valutazione, spacciandola per quella decisiva, della serie piuttosto che niente è meglio piuttosto, ci si accomodi pure ma è certo i lavori con quel “via libera” non inizieranno mai. Si tratta, insomma, di una non-notizia tipica della politica pippaiola. Quella di cui l’area Vestina sicuramente non ha più bisogno e che pure imperversa. Purtroppo.
Giovanni Cutilli