PENNE – 866 mila euro di lavori in più che si deve accollare l’impresa di Roberto Corbo. La nuova Mario Giardini, ammesso e non proprio concesso che si realizzi, costerà molto di più al costruttore di Sessa Aurunca.
Da luglio 2013, epoca di presentazione del progetto preliminare dell’intervento, all’aprile scorso quando è stato prodotto il progetto definitivo dell’opera, il quadro economico dei lavori è cresciuto del 30%, fermo restando che il totale a progetto è pari a 2 milioni 525 mila 500 euro, di cui l’1,4% (29 mila euro) come compenso all’ingegner Antonacci quale responsabile unico del procedimento: colui che ha appena rilasciato il permesso di costruire la nuova scuola. Del progetto esecutivo che nessuno ha visto, oltre ad Antonacci, nulla si sa, ma le cifre non dovrebbero discostarsi dai 2.866 mila euro stampati ad aprile scorso. Cosa vi sia dietro questo aggravio di spesa per Corbo non è dato saperlo. Si può ipotizzare qualche intervento sulle fondazioni non valutato abbastanza in passato o la presenza di una falda acquifera in via dei Lanaioli, in quell’appezzamento di terreno di 8.000 metri quadrati dove si vorrebbero dislocare le nuove aule su cui però mai nessuno storicamente ha voluto costruire. E’ un altro mistero su un’opera pubblica con tanti punti interrogativi e che vide il no secco di ben 4.000 pennesi. Corbo ha firmato un contratto di disponibilità grazie al quale per realizzare la scuola beneficerà (se ci sono ancora) di 724 mila euro di contributo a fondo perduto attraverso la Protezione civile della Regione e per 25 anni un canone di disponibilità dal Comune intorno ai 200 mila euro annui, tasse comprese, oltre a 30 mila euro di riscatto finale. L’ente locale acquisirà la proprietà dell’immobile solo dopo aver pagato fino all’ultimo euro Corbo. Intanto, alle 17 di giovedì alla società operaia ci sarà un dibattito pubblico promosso dal comitato spontaneo Giardini nel cuore sulla situazione della scuola Paratore che ospita in un doppio turno didattico le medie della Giardini in aule per le quali non vi sarebbe sufficiente garanzia tecnica anti sismica. Quell’immobile, progettato nel 1966 dall’ingegner Davide Cutilli e realizzato dall’impresa loretese di Rodolfo Acciavatti nella seconda metà degli anni ’70, è sotto la lente di ingrandimento dei vigili del Fuoco che il 3 ottobre chiusero sette aule a causa di criticità strutturali, tuttavia non conseguenti al sisma agostano. Parteciperanno il professor Claudio Valente dell’università D’Annunzio, l’ex sindaco Rocco D’Alfonso (delegato dall’omonimo presidente della Regione per cui lavora) e l’attuale primo cittadino Mario Semproni. Venerdì 21 ottobre invece consiglio comunale straordinario sulla situazione scolastica pennese e sul futuro.