MORTO FRANCO TOTORO, GIORNALISTA RAI CONDUTTORE DEL TGR ABRUZZO

Improvvisamente, a 76 anni, è arrivata a Loreto Aprutino la notizia della scomparsa di Franco Totoro, figlio del dott. Antonio medico di condotto di Loreto negli anni ’60, anche lui prematuramente scomparso. La dipartita di Franco, segue di qualche mese la scomparsa della sorella Laura, avvenuta per complicazioni susseguenti ad un delicato intervento chirurgico.

Molti loretesi lo ricordano nell’attività di giornalista ed apprezzato conduttore del Tgr RAI Abruzzo. Pur vivendo lontano da Loreto, ha sempre nutrito l’amore e l’attaccamento al nostro paese dove ha trascorso gli anni più belli della sua fanciullezza, consolidando amicizie, tra cui quella con Camillo D’Angelo ex corrispondente locale de Il Messaggero D’Abruzzo, che lo chiamavano a partecipare, con suo sommo piacere, a festose e gustose riunioni conviviali.

Proprio qualche giorno fa mi aveva rappresentato il desiderio di procurargli un incontro con il proprietario de Lacerba per proporgli la propria collaborazione sulla realizzazione di un interessante progetto giornalistico culturale. Alla famiglia le più sentite condoglianze dalla redazione de Lacerba.

 

Francesco Di Pietro

Franco Totoro, nel 2021 ricevette il “Premio Polidoro” alla carriera.  “Cominciò tutto attorno al 1974 – ricordava Totoro in una breve ricostruzione del suo percorso professionale – finiti gli studi universitari, assolto l’obbligo di leva, quando a Perugia ‘Paese sera’ decise di aprire una redazione regionale.

Dopo un paio d’anni l’esame da professionista, poi la scelta di tornare a lavorare in Abruzzo, alla nascita del primo ed ultimo ed unico settimanale regionale edito dal PCI, si chiamava ‘Abruzzo d’oggi. Un’esperienza intensa che durò un paio d’anni. Quando lasciai mi occupai per tre anni delle corrispondenze di ‘Repubblica’ dall’Abruzzo. Quindi nel 1979 la Rai mi assunse quando varò la terza rete tv con il palinsesto regionale, programmi e tg. Fui destinato alle conduzioni dei primi tg, poi da inviato lavorai alle trasmissioni di Sergio Zavoli (Viaggio intorno all’Uomo) e quindi a Milano a quelle di Enzo Biagi (Linea diretta). A Milano, conclusa l’esperienza con Biagi (quando a Biagi chiusero la redazione) lavorai al Tg Europa e poi conclusa l’esperienza milanese tornai nella redazione regionale abruzzese fino al 2011, anno del mio pensionamento. In pensione ho avuto il tempo di completare e pubblicare la mia ricostruzione di ‘Amleto Vespa spia in Cina’ un aquilano morto nel 1944 a Shanghai ucciso dai giapponesi. Un’ultima fatica che mi ha molto divertito”.
   

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