Cresce il malcontento nei confronti del progetto di fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore. A fronte di un referendum popolare risalente al 2014 che sembrava aver sancito l’avvio di questo processo, l’opinione pubblica locale ha subito un significativo cambiamento. Il presidente del Comitato F646 – Montesilvano città per sempre, Pasquale Cordoma, e il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis hanno espresso forti perplessità sulla fattibilità e sull’opportunità della fusione.
Secondo i loro calcoli, il nuovo comune non raggiungerebbe la soglia critica dei 250.000 abitanti necessaria per accedere a finanziamenti significativi, e la gestione unificata dei servizi si presenterebbe come un’impresa complessa e onerosa. In alternativa alla fusione, Montesilvano propone un progetto più ambizioso: candidarsi a diventare Provincia Metropolitana.
Questo status, raggiungibile superando i 300.000 abitanti, conferirebbe alla città un notevole potere contrattuale e la proietterebbe su un palcoscenico nazionale ed europeo. “Montesilvano ha le potenzialità per diventare un punto di riferimento nel panorama italiano e oltre”, dichiara il sindaco De Martinis.
“La fusione, così come concepita, rischia di omologare la nostra città. Vogliamo mantenere la nostra identità e crescere in modo autonomo”. Cordoma (nella foto) aggiunge: “È giunto il momento di pensare in grande. La Provincia Metropolitana è un’opportunità unica per valorizzare il territorio e creare nuove opportunità per i cittadini”. Montesilvano invita le Istituzioni competenti a valutare attentamente questa nuova proposta, che rappresenta una visione di futuro più promettente e sostenibile per la città e per l’intero territorio.