Sembra quasi un paradosso quello del web che ha salvato la Radio e se per tanti giornalisti la formazione radiofonica è stata il primo passo per muoversi nel mondo della comunicazione, oggi ritorna ad essere uno spazio ideale per fare giornalismo e per interagire con un pubblico di ascoltatori più ampio. Ne è un esempio RT RADIO TERAPIA che può essere seguita sul sito www.radioterapia.it o scaricando direttamente l’app. Nel ricco palinsesto radiofonico c’è un programma dal nome buffo Bubù taggh(e)te sapientemente diretto da Giulio Berghella e presentato da Angela Curatolo, fondatrice e direttrice de Il giornale di Montesilvano.
Proprio con lei ci togliamo la prima curiosità da ascoltatori
Angela, ma che cos’è Bubù Taggh(e)te?
Diciamo che è una trasmissione che unisce la sorpresa del tradizionale Bubù settete con la modernità del Tag del mondo della comunicazione virtuale: in questo equilibrio ci sono persone, cose, storie che in realtà conosciamo ma che abbiamo dimenticato e che in trasmissione riscopriamo insieme agli ascoltatori. Siamo giunti alla quattordicesima puntata e abbiamo incontrato tantissimi personaggi come Totò Cascio, ti ricordi il bambino di Tornatore nel film Nuovo Cinema Paradiso, Premio Oscar, o Beniamino Cardines, primo finalista a “Autore dell’anno 2022 e 2023”. La particolarità è che con tutti si diventa quasi dei coinquilini di anima, cosi mi piace pensare a questo spazio web
Ma c’è qualcuno che ti ha incuriosito particolarmente, per dirla alla vostra qualcuno che ti ha fatto Bubù e ti ha sorpresa?
Mi ha intrigato molto la storia di Geremia Mancini, Segretario generale dell’Unione Generale del Lavoro che pensa ha censito 1000 personaggi mondiali che hanno radici abruzzesi, da Suzi Quattro a Dean Martin ed insieme a Generoso D’Agnese e Domenico Serafini ha scritto due libri bellissimi sulle vite di alcuni abruzzesi emigrati negli Stati Uniti.
Tu sei un vulcano della comunicazione, sei un avvocato, sei un’attrice, giornalista e adesso anche conduttrice radiofonica, come ci si salva dall’eclettismo?
Non ci si salva, si soccombe e si agevola il flusso per vedere dove ti porta, la comunicazione è una scienza totale ed ogni strumento è un mezzo che ti consente di lanciare la tua idea di libertà.
Papà romano e mamma veneta, tu sei nata in Abruzzo e qui sei rimasta
Mio padre e mia madre erano due artisti, io sono nata qui e qui mi sono radicata, proprio come un’emigrante che decide di fermarsi in un posto però, forse per il fatto di aver respirato il sacro fuoco dell’arte fin da piccola, ho sempre sentito la libertà come unica terra che mi appartiene, quindi le radici romane e venete sono come degli aquiloni che ogni tanto mi portano via.
Come sei diventata giornalista?
Devo tutto a Marino Solfanelli, grande giornalista e grande editore. Lui non c’è più e mi dispiace tantissimo anche per l’esperienza umana che ho vissuto. Con lui, ad Abruzzo Press ho imparato a scrivere e sono diventata giornalista
C’è qualcuno che vorresti intervistare nella tua trasmissione, una sorta di sogno radiofonico?
Sicuramente Ursula Von der Leyen, è la donna più importante ed interessante d’Europa, avrei veramente da porle tante domande, anche da donna a donna.
In attesa del sogno il prossimo appuntamento?
Una puntata ricchissima quella di venerdì 24 giugno 2022: con me l’attore Claudio Collevecchio, che vive a Villa Carmine di Montesilvano e lavora con mostri sacri del cinema come Ridley Scott, ha girato un film con Flavio Bucci, continua a lavorare con il fortissimo Stefano Fresi e una carrellata di stelle nel suo curriculum da interprete poi il fotografo Gianni Iovacchini in mostra al Porto turistico di Pescara,l ‘assaggiatrice di olio Enca Polidoro. e come di consueto le rubriche attese di Annamaria Acunzo, naturopata, docente, sommelier del vino e dell’olio e Francesca di Giuseppe, giornalista sportiva che ci fa conoscere i particolari del calcio femminile.
Sabrina De Luca