Manicomio continuo, al Carmine l’ingresso è dei Cutilli

PENNE – 2.800 metri quadrati proprio davanti all’ingresso del centro socio sanitario del Carmine: sono rimasti ancora di proprietà degli eredi Cutilli ai quali il Comune deve risarcire intorno ai 700 mila euro per quell’esproprio di quarant’anni fa mai indennizzato.

Il piazzale davanti al distretto sanitario di base è praticamente rimasto nella disponibilità della famiglia Cutilli perché nei vari conteggi e posizionamenti vari a livello di catasto e di confini quei 2.800 metri sono sfuggiti. Un altro piccolo giallo in una vicenda che è arrivata in cassazione e che ha visto soccombere il Comune incolpato dell’illecito civile dopo che la Provincia, che voleva fare di quell’immobile un manicomio, se ne liberò nel 1981. L’ente locale è dunque chiamato a risarcire gli eredi espropriati, pur non essendo proprietario dell’edificio con vista sul lago, ma in gran parte inutilizzato. E’ la Asl a disporne ed ha appena partecipato ad un bando pubblico dell’Inail per fare in modo che la struttura vada ad ospitare 100 posti letto fra residenze sanitarie per anziani e disabili. Un intervento di 31 milioni di euro fra acquisto dell’immobile e lavori di ristrutturazione. Intanto, per pagare gli eredi Cutilli, il Comune aspetta di cedere ad un privato il 6% della sua controllata Vestina Gas srl. Le offerte scadranno mercoledì 28 e chi vuole aggiudicarsi il pacchetto di quote dovrà sborsare almeno 706 mila euro destinati appunto al risarcimento dei privati.

Berardo Lupacchini

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