Quella della casa di riposo Mariannina Acerbo de Pasquale di Loreto Aprutino sembra ormai diventata una saga che evoca, però, ricordi tristi e dolorosi.
Il 28 marzo 2020, il caos dovuto alla pandemia da Covid 19, costringe allo sgombero di quella che, in paese, è la casa dei nonni di tutti. I 23 ospiti vengono trasferiti in altre strutture ed il silenzio cala per sempre su quella piazzetta che, da tempo immemore, è via vai di relazioni e scambi sociali, come se non ci fosse un portone a dividere il dentro ed il fuori.
Da quel maledetto marzo sono passati quattro anni di vite sospese, fuori e dentro, appunto. Sospeso è il futuro dei dipendenti che nel loro lavoro di assistenza agli anziani hanno riposto dedizione e passione, sospeso il futuro di tante persone sole che ripongono, in quella struttura, la speranza di un approdo in caso di malattia e di impossibilità a fronteggiarla.
Quattro anni fagocitati da un dialogo, fatto di incontri e rinvii, tra l’ASP di Pescara, Azienda Pubblica di Servizi alla Persona e l’allora Sindaco di Loreto Aprutino, Gabriele Starinieri. La soluzione finale arriva nel marzo 2023- marzo ricorrente nella vita della casa di riposo– e rappresenta l’eredità di Starinieri: nell’ultimo consiglio si vota lo schema di documento di comodato d’uso dello stabile di via del Gelo a favore dell’ASP per la durata di 25 anni. Un atto complesso, meditato, con clausole che preservano la centralità di un luogo così importante: l’obbligo di un centro diurno, precedenza da riconoscere ai loretesi e per loro una diminuzione della retta, obbligo di lasciare la Cappella di San Giuseppe così come è stata restaurata. All’ASP l’onere di sanare tutte le difformità strutturali e rendere funzionale l’edificio.
A capo dell’opposizione, allora, Remo Giovanetti, le sue parole cementano l’ultimo atto “Votiamo a favore e lo facciamo sulla fiducia purché il documento ha, comunque i suoi rischi”.
Nel maggio 2023 cambio di guardia sulla plancia del Comune: Renato Mariotti viene eletto Sindaco e “riapertura” è la parola d’ordine di una campagna elettorale intensa in cui la Casa di Riposo diventa la promessa di un nuovo ciclo per il centro storico.
Il 13 settembre 2023 Mariotti, attraverso la sua pagina Facebook, annuncia “…a Loreto Aprutino! Inizia il conto alla rovescia per la riapertura della Casa di riposo Mariannina Acerbo”. La foto tradisce un abuso della comunicazione perchè c’è lui intento a posizionare un quadro. Esplode la gioia di tutti, anche la nostra che, in tutto questo tempo, abbiamo speso parole per la riapertura. Immagine e messaggio inequivocabili, manca poco, si pensa a giorni più che ad anni. Ed invece il conto alla rovescia ci trova ancora qui, 365 giornate sulla punta delle dita, a camminare di fronte ad un palazzo chiuso. Ci chiediamo il valore di quel POCO, un anno è poco o tanto? Quanto vale un anno per una persona anziana che aspetta di fuggire dalla solitudine, dall’indigenza, dalla malattia? Quanto vale un anno per un disoccupato?
Lo chiediamo ai vertici dell’ASP, di nuovo: ma quanto manca? Ci confermano che è loro volontà accettare le clausole del comodato d’uso deliberato nel marzo 2023, si sta valutando con gli uffici comunali l’entità dei lavori necessari per il ripristino della struttura.
La palla passa di nuovo al Sindaco e, sollecitiamo noi, a tutti i componenti di Consiglio e Giunta, maggioranza e minoranza. Siate da un’unica parte, questa volta, spegnete gli smartphone e andate casa per casa, proprio come avete fatto durante la campagna elettorale. E spiegate, ai cittadini, quanto tempo è POCO e quanto è TANTO. E quando è TROPPO!