Un Consiglio Comunale di commiato quello che si è svolto ieri sera presso la sala consiliare O.Farias di Loreto Aprutino. In apertura, la consegna del dono che l’artista Ester Crocetta conferisce al Comune di Loreto Aprutino, idealmente a tutta la cittadinanza rappresentata dall’intero Consiglio Comunale. La scultura Supinus, il bue di San Zopito, realizzato in resina bianca su di un piedistallo di marmo rosso di Francia. Due materiali antitetici, parlano di contemporaneità e tradizione che, nell’armonia dell’arte preservano l’emozione di una festa patronale sentita dalla cittadinanza. La prima della provincia, ricorda il Sindaco, che insieme ad altre feste di 18 Comuni tra Abruzzo, Lazio e Molise, concorre al riconoscimento di Patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco.
A salutare il Consiglio Comunale anche Francesco Buscaino, Presidente della Consulta Giovanile che ha voluto ricordare quanto sia stato importante il percorso compiuto dalla stessa che, attraverso la forma assembleare ed un dialogo lontano dai formalismi, è riuscita a creare una nuova identità in cui i giovani possano essere protagonisti dei loro interessi. Nel ringraziare assessori e consiglieri, Buscaino ha auspicato un prosièguo dei lavori anche con la giunta che uscirà dalle prossime elezioni di maggio 2023, in nome della voglia di sinergia con tutte le forze, non solo politiche ma anche del mondo economico e sociale.
Un clima sereno tendente al mesto, palpabile sia nelle file della minoranza che in quelle della maggioranza. La più commossa Antonella Di Martile che, nel chiedere la votazione per il gemellaggio con il Comune di Roccasecca nel frosinate e alla cittadinanza onoraria di Nicola Hansalik Samale, ringrazia tutto Consiglio e colleghi assessori, per la straordinaria avventura politica, momento di crescita e di arricchimento.
La prospettiva futura è declinata in un ordine del giorno che ha, però, nelle tariffe Tari e nella Casa di Riposo Mariannina Acerbo, le votazioni più attese. Sulla TARI, croce e delizia di tutte le amministrazioni locali, si preannunciano nuove variazioni al regolamento del 29 giugno 2021. Alcune dovute in applicazione del Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani, altre determinate dall’aumento dei costi fissi e che si attesteranno su un aumento dell’1,6 %, fino al 2024 quando si dovrà procedere ad un nuovo appalto. Su quest’ultima variazione hanno espresso voto sfavorevole i tre consiglieri Giovanetti, Sablone e Delle Monache, replicando come per l’ennesimo anno si assista ad un aumento della Tari secondo loro imputabile ad una assenza di programmazione a lungo termine.
I temi ritornano sul tavolo del Sindaco: gestire la differenziata costa di più, non si è concluso il ciclo dei rifiuti attraverso le piattaforme pubbliche, Loreto è stato il primo ad averne una e realizzata da lui nel primo mandato, il Biodigestore è una necessità di cui era e rimane convinto. “Non mi recrimino niente“, sembra quasi anticipare quello che sarà uno dei tanti temi della prossima campagna elettorale. Che metaforicamente è già lì fuori.
Nota di cronaca: lì fuori c’è anche un pò di baccano e lui ritorna per un attimo l’istintivo e istrionico che conosciamo. “Alberto o sta fuori o sta dentro fa sempre un caos” riferendosi ad Alberto Cerretani e presumendo che sia da attribuire a lui il chiacchiericcio che disturba. Starinieri e Cerretani sono stati candidati sindaco, avversari nella tornata elettorale 2013 che poi vide vincente, per pochissimi voti, la lista di Starinieri che bissò il successo alle elezioni del 2018. La disfida non è più replicabile per il divieto di terzo mandato ma i due rimangono dei buoni e significativi avversari politici che amano Loreto tanto che, entrambi dopo gli studi, hanno deciso di rimanere.
La questione Casa di riposo è l’altro asset del lascito: stilato lo schema di documento di comodato d’uso dello stabile di via del Gelo a favore dell’ASP Pescara e per la durata di 25 anni. Un atto complesso, meditato, con clausole che preservino la centralità di un luogo così importante per la vita sociale del paese: obbligo di un centro diurno, precedenza da riconoscere ai loretesi e per loro una diminuzione della retta, obbligo di lasciare la Cappella di San Giuseppe così come è stata restaurata. All’ASP l’onere di sanare tutte le difformità strutturali e rendere funzionale l’edificio. Tema delicato sulla cui trattazione la sensibilità di Starinieri dà un certo valore: in una società che vede sempre più anziani soli siamo tutti potenzialmente destinati a dover essere assisti, il PNRR doveva essere un’occasione per costruire una casa di riposo pubblica in ogni paese. Occasione persa. La votazione favorevole all’atto è unanime. Ora per la casa di riposo di Loreto non resta che sperare. Speriamo è la parola che rimbalza tra gli scranni di minoranza e maggioranza. Comunque vada è già futuro.
S.d.L.