Dal 29 aprile su Rai Gulp andrà in onda Rob-O-Cod, un game show dedicato al mondo del coding. Tra le 16 squadre partecipanti, l’Istituto Comprensivo di Spoltore “Dante Alighieri”. “L’Italia” spiega l’assessore all’istruzione Roberta Rullo “è al primo posto nel mondo per l’utilizzo di questa nuova disciplina nella didattica della programmazione informatica e non solo.
A Spoltore il Coding viene introdotto sin dalla Scuola dell’Infanzia, e il suo studio viene poi approfondito a partire dalla Primaria nell’Istituto Comprensivo.”
“La robotica educativa” aggiunge il dirigente scolastico Bruno D’Anteo “caratterizza l’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo di Spoltore in tutti e tre gli ordini scolastici da molti anni. L’iniziativa Rob-O-Cod è stata possibile grazie alla collaborazione con l’Istituto d’istruzione superiore Alessandro Volta di Pescara”.
Rob-O-Cod è un programma realizzato in collaborazione con il Centro Ricerche Innovazione Tecnologica e Sperimentazione RAI che andrà in onda sul canale 42 del digitale terrestre. Sedici squadre di ragazzi, divise in quattro gironi, partecipano al torneo che si sviluppa in 28 puntate: ogni sera dal lunedì al sabato (alle ore 18.55) due team composti da una coppia di giovanissimi programmatori di 12 anni si sfidano. Partecipano scuole provenienti da tutta Italia: in studio i due conduttori sono Zero e Uno (interpretati da Matteo Sintucci e Silvia Lavarini).
I due Robocoder di Spoltore, come vengono chiamati durante il gioco, sono Paolo Giovanni Conti (III E) e Sabrina Gentilcore (III F): oltre ai Robocoder, partecipano tra i ragazzi del pubblico i loro compagni divisi in tifoserie: tra loro saranno scelti i “tecno-assistenti” che controllano la correttezza della gara e due “tecno-disturbatori” con il compito di ostacolare i robot durante il percorso.
Secondo le stime di CodeWeeK nel 2018 l’Italia ha realizzato circa 20.000 eventi dedicati al coding, più di quelli organizzati in tutta Europa. Il coding nelle scuole serve per introdurre al pensiero computazionale, la strategia con cui le macchine affrontano i problemi: per farlo si utilizzano linguaggi di programmazoine dedicati alla robotica educativa e attraverso una serie di giochi ed esercizi interattivi, basati su un’interfaccia visuale, anche i bambini possono determinare le azioni di uno o più personaggi spostando blocchi o oggetti grafici su un monitor. A ciascun blocco corrisponde un’azione, una linea di codice che non ha bisogno quindi di essere digitato: è così possibile anche guidare dei robot e far attraversare loro un percorso, come nelle sfide che animeranno lo show in tv.