Lunedì ci sarà l’accordo definitivo con l’individuazione del candidato sindaco e la sottoscrizione del programma elettorale. E’ già attiva anche la chat whatsApp di gruppo personalizzata nella quale circolano commenti e bozze di programma. A Penne, probabilmente è il primo caso in Italia, il Partito democratico ha stretto una alleanza politica con Fratelli d’Italia per battere – ironia della politica – l’amministrazione comunale uscente ispirata al centrodestra. I sovranisti di Giorgia Meloni hanno infatti scelto di sottoscrivere il programma amministrativo proposto dal Pd di Andrea Vecchiotti ed Ennio Napoletano. Sarebbe stato quest’ultimo, secondo voci interne al partito democratico, a convincere Leonardo D’Addazio, Paolo Bianchini e Debora Rietti, in quota Fratelli d’Italia, nonché il consigliere provinciale e comunale Emidio Camplese e l’ex assessore comunale Lorenza Di Vincenzo, entrambi di Forza Italia, a scegliere di aderire alla proposta politica democrat. Una scelta che sta facendo discutere non poco. Ci sono le prime critiche dagli elettori PD. Donatella Cocchini, responsabile Cgil di Penne ed ex candidata nelle elezioni del 2016, con la lista di centrosinistra, è dura sulla pagina facebook: “Le voci di alleanze per le comunali… non si può sentire – riferita evidentemente alla scelta del PD -. Ma come si fa? La dignità dov’è finita?“. Ancora: Francesco Biondino, che si definisce di centrosinistra, è ironico: “A questo punto voteremo direttamente il candidato sindaco del centrodestra“. Massimiliano D’Angelo: “Sono d’accordo“. Ci mette il carico Maurizio Bifari: “Dove vive la dignità se esponenti del mondo sindacale vestino per anni regalano a piacimento 500-600 preferenze elettorali ad altre liste e creano personaggi inopportuni ed inadatti alla politica solo per evincere la loro forza personale“. Una frittata.
Berardo Lupacchini