Ogni matrimonio è speciale per chi pronuncia il desiderato “sì”: quello tra Roberta e Nicola, celebrato dal sindaco Luciano di Lorito negli spazi del ristorante La Corte, è tuttavia importante anche per la storia amministrativa di Spoltore.
E’ infatti il primo ad essere celebrato in un struttura ricettiva, dopo l’approvazione delle nuove regole che hanno ampliato anche ai luoghi privati la possibilità di ospitare un matrimonio civile. Solitamente le coppie scelgono di sposarsi nella sala consiliare o in quella della giunta all’interno del palazzo Municipale: ma già dal 2016 la giunta Di Lorito ha dato la possibilità di unirsi anche all’aperto, nei luoghi più caratteristici di Spoltore: sul Torrione, nel piazzale del Convento o nella Villa Acerbo di Caprara. Tra le possibilità anche la Società Operaia di Mutuo Soccorso, sita in Piazza D’Albenzio, nel cuore del centro storico di Spoltore. Da quest’anno l’amministrazione ha deciso di consentirlo anche a strutture ricettive che ne abbiano interesse: è stato così pubblicato un avviso attraverso il quale gli operatori hanno potuto manifestare il loro interesse. Le location per celebrare le nozze prevedono contributi ovviamente diversi da versare al Comune: non paga nulla chi si sposa nell’ufficio di stato civile, in orario d’ufficio, ed è residente. La sala giunta costa 50 euro, 100 la sala consiliare. 200 euro la Soms, 250 euro per i matrimoni all’aperto nei luoghi pubblici e 300 euro per sposarsi in strutture ricettive private. Se si scelgono orari non lavorativi, il prezzo aumenta di 50 euro: 100 euro in più, invece, per sposarsi sabato o domenica. A tutte le tariffe, i non residenti devono aggiungere altri 50 euro.