DAL SITO DI DAGOSPIA – https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/rsquo-facile-bere-bene-compagnia-cristiana-lauro-ruth-morandini-247177.htm –
Cristiana Lauro per Dagospia
Il Montepulciano d’Abruzzo 2015, Az. Agr. Valentini è un vino episodico (viene prodotto ogni morte di Papa) ma, più che altro è un vino artigianale, ecco perché esce solo nelle annate che il produttore reputa veramente speciali. Del resto un produttore artigiano fa di testa sua, non sta lì tanto a sentire le leggi di un mercato industriale e omologante.
(cristiana Lauro)
fatto l’assaggio assieme all’amica e brava allieva novizia Ruth Morandini in assoluta anteprima, tant’è che la bottiglia ha un’etichetta provvisoria in quanto non è ancora in commercio. Lo sarà fra un paio di mesi o giù di lì.
La chiave di lettura di questo vino, cui capita per scelta di quel pazzo (si fa per scherzare) di Francesco Paolo Valentini di saltare anche per cinque annate di seguito la sua produzione, è come sempre nell’annata e nei cambiamenti climatici che stanno rendendo l’agricoltura ogni anno più complessa, con risultati sempre più imprevedibili.
Vediamo cosa ci racconta questo vino prodotto a Loreto Aprutino. Città dell’olio, peraltro. L’inverno 2014/15 fu caratterizzato da temperature elevate con una grandinata anomala a gennaio. Piogge nella media che hanno formato riserve idriche utilissime nei terreni. Le piogge però si sono protratte fino al mese di giugno quando improvvisamente si è affacciato un periodo caldo e siccitoso che, ricordo, per la vigna non sarebbe cosa buona.
Ma, come abbiamo detto, le riserve idriche nei terreni non mancavano. Finalmente a metà agosto ricompaiono le piogge senza causare con l’umidità alcuna particolare fitopatologia (significa che si può fare una viticoltura che non impieghi sostanze chimiche, altrimenti Valentini avrebbe, piuttosto, sacrificato l’annata). Durante il periodo vendemmiale 2015 l’andamento meteorologico in quella zona è stato regolare e la raccolta delle uve è iniziata il primo di ottobre.
Insomma una buona annata, regolare con giuste alternanze di pioggia e di sole, cosa se si sente nel bicchiere. Si tratta di un vino eccezionale, brillante nel bicchiere, in un trionfo di visciole e amarene equilibrate dal giusto grado alcolico (per l’esattezza 13,80) e da una buona acidità totale. Ricordate sempre che l’equilibrio di un vino è dato dall’accordo e dall’armonia – priva di sbilanciamenti – fra alcol, frutto e acidità.
L’eleganza è la sua cifra, a dispetto della scuola classica che negli anni passati ha sempre pensato al Montepulciano d’ Abruzzo come a un vitigno in grado di produrre solo vini molto concentrati dai sentori “animali”. Qui di animale non c’è proprio niente, vivaddio!
E la vinificazione (perché il vino non lo fa la natura da sola senza la mano dell’uomo) è stata fatta con tempi di macerazione ridotti in modo da non avere vini troppo tannici e troppo estratti. E se non sapete cosa significa tutto questo andatevi a leggere Il Metodo Easywine (ed. Pendragon).