Già nel numero di ottobre 2019 avevamo pubblicato un articolo, a firma del nostro collaboratore Vincenzo Amato, sul discusso ascensore presso il capolinea degli autobus al centro storico a ridosso del restaurato Palazzo Sgaroni. Articolo che denunciava, senza mezzi termini, lo scempio architettonico perpetrato sullo storico palazzo. Dopo qualche mese, arriva una protesta ufficiale della sezione angolana di Italia Nostra che invia una lettera molto pesante ai Beni culturali e per conoscenza all’Amministrazione Comunale e alla ASP, committente dell’opera, in cui chiede una sostanziale modifica del progetto.
(Ascensore appena messo)
“ Dopo mesi di lavoro – dice Gabriella Valentini, presidente di Italia Nostra, sez. di Città Sant’Angelo – abbiamo finalmente “conosciuto” il siderale ascensore realizzato a ridosso del Glorioso Palazzo Sgaroni. Possiamo dirlo…e dircelo, quell’ascensore, così come è stato realizzato, “non sa’ da fare “o meglio” non si doveva fare “.
La Soprintendenza, unica vera responsabile, ha scelto, dopo aver rifiutato altre soluzioni proposte dalle ASP, quel cilindro che sembra venuto da Marte, assolutamente fuori luogo rispetto al Palazzo Sgaroni ed a tutto il contesto storico-architettonico della zona.
Poiché’ immaginiamo che quel manufatto non sarà mai rimosso, invitiamo la Soprintendenza a confrontarsi con la scrivente associazione, per trovare possibili alternative, onde restituire un minimo di “armonia architettonica” col Palazzo Sgaroni e tutto il contesto medioevale.
(Palazzo Sgaroni senza ascensore)
Trasformare “quel silos” svettante…e con arte arrugginito dal tempo… in “un messaggio ” che trasmetta a concittadini e visitatori “armonia” con l’ambiente, informazioni sulla cultura della nostra Comunità, il piacere di ammirarlo – conclude la presidente – ci fa ben sperare sarà più facile accettarlo”.