CITTÀ SANT’ANGELO: FU ECCELLENZA
Quale futuro per la sede dell’ex Elaiotecnico?

L ’Istituto Sperimentale per l’Elaiotecnica di Città Sant’Angelo, uno dei più prestigiosi centri di ricerca scelti dal Ministero dell’Agricoltura, destinato allo studio ed alla ricerca sull’olio extra vergine di oliva dal 2018 non è più aperta. Una struttura che ha potuto e saputo garantire nel tempo onore e vanto all’Abruzzo, legittimando di fatto la sua vocazione a produrre e a saper selezionare un olio di oliva di grande qualità e bontà. Era il 23 aprile 1972, quando l’allora ministro dell’Agricoltura, Lorenzo Natali, inaugurò la sede operativa, in contrada Fonte Umano, aprendo di fatto la sua stagione come eccellenza mondiale per la ricerca sull’elaiotecnica, elaiochimica e sulle olive da tavola.

Al centro di cinque ettari di superficie coperta da olivi e utilizzata come secondo campo sperimentale dai ricercatori, l’istituto era anche integrato da un’azienda di circa 30 ettari di S.A.U. dei quali 23 ettari investiti ad oliveti, ospitanti 115 cultivar di olivo, sia italiane che straniere. La produzione olivicola viene utilizzata per le necessità sperimentali e sulle varietà in collezione vengono svolti rilievi in campo per la caratterizzazione morfologica e bioagronomica. Lo studio, la ricerca, la capacità di validi studiosi, i mezzi tecnologici ultramoderni dei quali era dotato l’Istituto portò ad una conquista di grande valenza in campo mondiale: proprio nell’Istituto Sperimentale per l’elaiotecnica di Città S. Angelo che viene messo a punto una metodica fortemente innovativa che ha conquistato l’intero pianeta e che ha rivoluzionato tutto il sistema. Non più la sola determinazione chimica dell’olio extra vergine di oliva espresso in acidità, ma qualcosa di più scientifico e di più moderno, consistente nella valutazione organolettica, che ha poi aperto la strada ai valori alimentari dell’olio extra vergine di oliva.

Ed è stato un valido studioso dell’olio di oliva, già direttore di quell’Istituto, a parlare e a far parlare di valutazione organolettica dell’olio extra vergine di oliva: il prof. Mario Solinas, conosciuto in tutto il mondo dell’olio di oliva. Quella ricerca e quella metodica hanno avuto un riconoscimento internazionale la cui formula ha acquistato la denominazione codificata del panel test. E al direttor Solinas è stata dedicata la prima sala di assaggio internazionale, appunto del panel test, presso la prestigiosa sede extraterritoriale del Consiglio Oleicolo Internazionale a Madrid, in Spagna, una emanazione dell’Onu, sorto per la difesa e per la diffusione dell’olio extra vergine di oliva nel mondo.

Un commento importante, tra il nostalgico e il celebrativo, viene da Massimiliano Volpone, come tecnico e storico formatore professionale nel settore agricolo, che fin dai primi anni ‘80 ha avuto modo di frequentare e collaborare con l’Elaiotecnico: “Questo istituto è stato strategico e irripetibile per l’olivocultura: ricordo quando si stava costituendo il consorzio per le denominazione DOP del nostro olio aprutino-pescarese, voluto dalla Camera di Commercio di Pescara e si interloquiva periodicamente con l’istituto. Ricordo con piacere i primi corsi di assaggiatori e con intatta ammirazione tutta la professionalità del dottor Solinas, nel giugno e luglio 1992 presso la camera di commercio di Pescara. Qui ho potuto conoscere gli esperti mondiali della sezione olivo da tavola e ammirare chi seguiva l’azienda, con il suo patrimonio varietale immenso, dalla raccolta alla trasformazione e allo studio delle varietà di olive e di olio prodotto. L’Istituto Sperimentale per l’Elaiotecnica ospitava anche un’eccellente biblioteca, dal patrimonio di libri unico al mondo, in particolare sui comparti specifici dell’elaiotecnico.

Come regione, provincia e sistema Italia abbiamo perso un centro del quale si sente la sua mancanza unitaria, visto che le sue funzioni sono state divise in altri centri universitari e strutture. Un errore strategico non impedirne la chiusura e/o non rimpiazzarlo con un centro unitario. Il settore olivicolo ha avuto il miglior periodo proprio nella maturità dell’Istituto, negli anni ‘80. C’erano molte iniziative per il settore con una ricaduta positiva e percepibile nello sviluppo delle cooperative e dei frantoi.

Sul valore e sui valori di quella stagione sembrano poggiarsi le seppur interessanti ma disunite azioni contemporanee a favore del settore olivicolo. Dell’elaiotecnico ho quindi un bellissimo e nostalgico ricordo: ho acquisito e conservo personalmente tutta la preziosa documentazione avuta da chi ha collaborato con l’istituto, ma anche l’amarezza nell’aver visto tramontare un riferimento per la ricerca per l’olio, un riferimento per il settore a livello mondiale.”

Importante anche la testimonianza di Nicola Simone, preposto alla sorveglianza della struttura e dipendente della CREA-IT (ex Istituto Sperimentale per l’Elaiotecnica), che in sintesi ci narra delle eredità positive dall’Elaiotecnico e di come sia oggi improponibile che la struttura di Città S. Angelo possa riprendere a svolgere quel ruolo che per anni le è stato possibile e propizio: “La struttura di Fonte Umano è oggetto di una manifestazione d’interesse per alienazione, da pubblicare sui quotidiani locali e nazionali nonché sulla gazzetta ufficiale. La mission della CREA-IT non è terminata, ma può svolgersi nella struttura ex Arssa, vicino all’Agroalimentare di Cepagatti. Non solo si continua a lavorare su ulivi e oli ma l’ambito di interesse, di lavoro e di ricerca riguarda anche le trasformazioni agroalimentari, come le conserve e i prodotti agricoli trasformati.

Siamo rimasti solo in 11 dipendenti, ma nonostante l’esiguità del personale si è proseguita, più rallentata, quell’opera di costante studio, progettazione e compartecipazione, migliorativi e innovativi, nel settore agroalimentare. Dispiace che la struttura dell’ex elaiotecnico non sia più funzionale e funzionante ma le poche unità locali del Centro di ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari non possono giustificarne e supportarne l’apertura continuativa.”

Peppe De Micheli

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