Città Sant’Angelo: il mistero del tombino in via dei Fiori

CITTA’ SANT’ANGELO – Periodicamente salta fuori la questione del tombino in Via dei Fiori, del fatto che scoppia nei giorni di pioggia e dei danni che l’acqua sta provocando al manto stradale.

Qualcuno lo chiede per informazione, chi per curiosità, altri invece criticano duramente o fanno ironia sulla cecità dell’amministrazione, incapace di vedere un problema così evidente. Di questo famigerato tombino si è parlato anche in alcuni articoli di giornale, in particolare ho ritrovato un pezzo su un Città Informa del 2012, e nel mio post sul bilancio uscito a maggio. Un blog è utile quando informa, non quando ci si parla continuamente addosso. Perciò – nella speranza di chiarire ulteriormente la situazione – pubblico nel blog la risposta a uno dei cittadini che mi ha scritto sul tema: è una risposta abbozzata un po’ di getto, perché il tempo per scrivere è sempre meno di quello che servirebbe (soprattutto quando bisogna rispondere con i tempi rapidi imposti dai social network e dalle mail) ma spero di essere stato chiaro. “Purtroppo il tombino in questione non sta lì da anni per incuria o disattenzione della mia amministrazione, la cosa sarebbe troppo grossa da giustificare, visto che lì ci passa tutto il mondo e Lei è il caso più emblematico, perché pur non essendo residente ha avuto il Senso Civico di chiedere. La risposta è: per mettere a posto quel tombino occorrono 250.000 euro, la soluzione non è semplice come sembra. Infatti lo stesso scoppia in caso di piogge nemmeno abbondanti, perché quell’area è sprovvista di condutture di acque bianche. Il progetto prevede una vasca di raccolta a monte detta di laminazione che spezza e decanta la pressione dell’acqua. Abbiamo i soldi, il progetto è pronto, e non possiamo appaltare l’opera per i vincoli di spesa imposti DALLO Stato e dal PATTO DI STABILITA’. L’unica speranza è rivolta alla prossima Legge di stabilità in discussione in questi giorni, pare che verranno concesse ai comuni, e me lo auguro, DEROGHE a detto patto, specie per la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica e la messa in sicurezza del territorio, che sarebbe il nostro caso. Resto a sua completa disposizione salutandola distintamente. Gabriele Florindi Sindaco Città Sant’Angelo”

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