Il cartellone estivo Luci d’Estate 2021 prosegue nel mese di settembre a Catignano, nel Chiostro di San Francesco. Sabato 18 e domenica 19, con inizio fissato alle 10.30, organizzato dal Comune di Catignano e dall’Archeoclub d’Italia sede di Cepagatti, il Convegno “Una pagina importante della preistoria europea: Catignano e la sua cultura neolitica” con il Patrocinio e la collaborazione del MIBACT, Soprintendenza ABAP per le province di Chieti e Pescara, dell’Università di Pisa, della cattedra di Antropologia dell’Università G. D’annunzio Chieti-Pescara. della Fondazione Pescarabruzzo, della Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino. Un appuntamento imperdibile che riposiziona le lancette dell’orologio ad un lavoro di ricerca iniziato nella seconda metà del 1970 sul sito archeologico di Ponte Rosso, al quale ha contribuito in maniera determinante l’archeologo Professor Carlo Tozzi, a capo dei ricercatori del Dipartimento di Scienze Archeologiche dell’Università di Pisa. Alla luce venne restituito un villaggio neolitico del 4000 a.c. e tantissimi reperti che rendono il sito un unicum della Regione Abruzzo.
Perché Catignano punta sull’Archeologia? Perché, come scrive lo stesso professor Tozzi, l’importanza scientifica e culturale del villaggio neolitico ritrovato nel territorio non solo ha permesso l’identificazione della civiltà nota a livello europeo come “Cultura di Catignano-Scaloria Bassa” ma anche per la perfetta conservazione di tutte le strutture recuperate la cui tutela e valorizzazione, oggi, diventa una emergenza pubblica e di civiltà collettiva che supera i confini nazionali. Da una pubblicazione promossa dal NEARCH emerge quanto i cittadini europei siano davvero sensibili nei confronti del patrimonio culturale e desiderosi di sostenere l’archeologia come disciplina utile. Allo stesso modo vogliono che il sostegno dell’attività archeologica considerata bene comune al servizio della collettività sia responsabilità dei governi e quindi pubblico.
Il Comune di Catignano recepisce queste direttive e delinea l’offerta culturale del futuro su quelle della ricerca archeologica in un confronto, quindi, non solo con l’Abruzzo ma con l’intera Europa per una geografia dell’archeologia che si ampli e caratterizzi i contenuti della ricerca. L’obiettivo finale, che vede coinvolti anche i Comuni di Rosciano e Loreto Aprutino, sarà quello di creare un’area archeologica aperta alla comunità locale ma che sia capace di diventare, proprio nelle declinazioni internazionali, un attrattore di turismo culturale che valorizzi le vocazioni e le ricchezze del territorio. Le due giornate, moderate dal consigliere Annalisa Piermattei, ed introdotte dagli interventi del dott. Andrea Rosario Staffa, si concluderanno con una tavola rotonda pubblica al fine delineare il futuro dell’area archeologica insieme a tutti i relatori ed alle associazioni coinvolte, tra le quali l’Archeoclub di Pescara e l’Associazione Villa Badessa.