Riacquista un punto la Penne calcio. Ieri pomeriggio la terza sezione della corte d’appello federale le ha restituito uno dei due punti toltile alla vigilia di Natale dalla corte territoriale dell’Aquila nell’ambito di un processo per illecito sportivo legato alla gara dell’1 maggio giocata e persa a Fara San Martino, in promozione. La procura federale aveva chiesto la conferma integrale del verdetto di primo grado, ma l’avvocato Claudio Croce, difensore del Penne 1920, è riuscito a far valere, sia pure parzialmente, le ragioni del club vestino sanzionato anche con mille euro di ammenda (confermata) e con la squalifica per tre anni ciascuno inflitta agli ex giocatori Mucci e Di Bartolomeo, oltre che a Di Simone: squalifiche non appellate. Si trattava di un caso di illecito sportivo in cui era stato individuato solo il Penne per responsabilità oggettiva per colpa dei suoi tre calciatori coinvolti. L’accusa, che si poggiava su qualche sms scambiato con alcuni dirigenti di altre società, è che avevano favorito il Fara San Martino negli attimi finali del match in cui realizzò il gol della vittoria determinante ai fini della salvezza diretta dei teatini. Un illecito a perdere del Penne insomma, senza che l’ufficio indagini individuasse tesserati dell’altra società, l’unica beneficiaria della combine. In questo modo, in attesa di conoscere le motivazioni del collegio romano, l’avvocato Croce ha fatto valere le ragioni del Penne. Che ora vede la salvezza diretta a un solo punto alla vigilia del derby di domenica in casa contro la Renato Curi Angolana.
(in foto Ndiaye, attaccante della squadra biancorossa)