BENVENUTO BRUNELLO, VESTI DI ASPIRAZIONI I VESTINI
L’imprenditore umbro incontrerà la cittadinanza il 20 luglio a Penne

L’imprenditore umbro, Brunello Cucinelli, sabato 20 luglio, alle ore 20.30, incontrerà la cittadinanza pennese per illustrare i prossimi investimenti che l’azienda tessile ha programmato nella città di Penne. L’annuncio del Sindaco Gilberto Petrucci segue un bellissimo articolo, de Il corriere della Sera, scritto da Milena Gabbanelli e Andrea PrianteTasse e filantropia. L’esempio di 2 milionari” dedicato a Cucinelli e ad Isabella Seràgnoli del Gruppo Coesia. Inutile raccontare il vanto e l’orgoglio dei pennesi. E quella parola “esempio“che diventa quasi un manifesto per tutti gli imprenditori ma che sollecita anche le motivazioni di un pensiero che possa essere assorbito da tutta la popolazione. L’esempio che trascende le dotazioni economiche e le quantificazioni finanziarie ma è tutto in uno stile che mette la dignità al centro del progetto economico. La dignità del lavoro, la dignità di chi organizza quel lavoro. Nello stesso tempo il pragmatismo di chi sa che un’impresa deve produrre utili ma che quegli utili vanno, in parte, restituiti al territorio per renderlo migliore. Si chiama Imprenditoria Etica e per ogni settore delle attività produttive è l’unica strategia di vero successo.

Il ricordo compie un viaggio di circa 20 anni, nelle Marche. Ad un incontro pubblico con il Cavalier Valter Scavolini, a Pesaro, oggi capitale italiana della cultura. Fin dal 1979, l’imprenditore decise di sponsorizzare, tra varie attività, il Rossini Opera Festival, internazionale kermesse dedicata a Gioachino Rossini. In quel convivio Scavolini raccontò di aver dotato le scuole di Pesaro di moderni computer, necessari per lo svolgimento della didattica. “Sono i figli dei miei operai, devo a loro gratitudine e restituisco a loro quanto da me ricevuto dai loro padri e madri“.

Nel 1979, Brunello Cucinelli aveva da poco cominciato a costruire il suo sogno: la sua azienda, infatti, nasce nel 1978 a Solomeo (PG) e nasce da una fologorazione, tingere il “neutro” cashmere di tutti i colori presenti in natura. Una semplice idea che non solo ha rivoluzionato il settore tessile del lusso ma che è stata realizzata nel rispetto dei valori e apportando benessere ai suoi concittadini, ai suoi dipendenti ed operai, alla sua comunità, al suo borgo. Nel 1985 il castello diroccato del XIV Secolo diventa  la sede dell’azienda e nel 2000 riadatta un opificio già esistente. Tra Scavolini e Cucinelli, il segno dell’umiltà, rappresentato dalla massima di Confucio ” Io tramando, non creo”, quello della coerenza che è matrice indenne al successo ed alla grandezza dei numeri che li portano ad essere quotati in Borsa, senza dimenticare le radici.

Nel 2022 Cucinelli incrocia la sua fama con quella della Brioni di Penne o, meglio, con l’altra intuizione di un sarto pennese Nazzareno Fonticoli che fondò il marchio di qualità nel 1945,  parcellizzando il lavoro del sarto e della bottega così che, ogni fase della lavorazione di un abito, fosse affidata ad una persona o gruppo di persone con specifica competenza. Uno storico know how territoriale sul quale Cucinelli decide di investire. Il gruppo tessile inaugura nel 2023 il primo capannone, nella zona industriale di Ponte Sant’Antonio, e assume i primi 76 sarti.  Nel mese di febbraio 2025 sarà aperta invece la seconda fabbrica di 5mila metri quadrati nella quale saranno assunte 300 maestranze.

Nel maggio 2024 Cucinelli accoglie una richiesta del sindaco Gilberto Petrucci: grazie ad un finanziamento pubblico la Giunta è riuscita a concludere i lavori del Teatro al Parco del Sole ma manca il sipario. Ci pensa l’imprenditore umbro, un sipario di qualità fatto di un tessuto pregiato e con le caratteristiche che lo rendano idoneo ad essere ignifugo. Di nuovo un segno rivolto alla Cultura, simbolo di benessere e alta valorialità. Del resto a Solomeo esiste un Teatro Cucinelli, con sala di 200 posti, voluto da lui stesso affinché si possano ricordare in ogni tempo i valori eterni della bellezza e del sogno. Ecco, la radice etimologica di esempio è proprio in questo “cavar fuori” dalle esperienze ciò che di significativo ci possa far crescere. E lo sa bene Cucinelli che, il 20 luglio, incontrerà la cittadinanza nella Piazza Luca da Penne, agorà di umanità e di condivisioni. Perché, come scriveva Don Milani, con la parola alla gente non gli si fa nulla. Sul piano divino ci vuole la grazia e sul piano umano ci vuole l’esempio.

S.d.L.

 

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