Si premette che l’appello fatto alla collaborazione è pienamente raccolto dal Presidente Mattoscio e dalla Fondazione Pescarabruzzo, in quanto va esattamente in direzione dello stile istituzionale da sempre osservato dall’Ente. Nel merito delle questioni sollevate, si precisano solo alcuni punti più rilevanti:
– Limite di due mandati. La posizione del Prof. Mattoscio, in linea sostanziale con le situazioni di numerose altre Fondazioni colleghe, è perfettamente coerente con il dettato normativo e statutario. Se si vuole, invece, la non rinnovabilità anche dopo due mandati pur saltandone qualcuno, si cambi la legge, e il Senatore D’Alfonso è apparso voglia dare il suo contributo in tal senso come legislatore.
– Si chiede che il 10% delle erogazioni dell’Ente sia da riservare alle “sofferenze” nel sociale. Si informa che nell’ultimo triennio 2018/2020, di cui si dispone di dati ufficiali, la Fondazione Pescarabruzzo ha deliberato erogazioni a favore del volontariato sociale, che presiede e intercetta gran parte di tali “sofferenze”, in una misura media nel triennio 2018/2020 pari al 24% se commisurata al “Fondo erogazioni settori rilevanti”. Si aggiungono i progetti pluriennali per il sociale realizzati nello stesso periodo grazie all’impegno altrettanto pluriennale della Fondazione. In primis i 60.000 pasti in media annui distribuiti con grande impegno dalla Caritas Diocesana nella Cittadella dell’Accoglienza, di proprietà della Fondazione, nel cui ambito sono state ospitate circa 200 persone annue senza fissa dimora, nei 58 posti letto disponibili sempre all’interno della stessa Cittadella dell’Accoglienza. Inoltre, si consideri il progetto nazionale contro la “povertà educativa minorile” che, grazie all’impegno anche della Fondazione, nello stesso triennio ha erogato oltre 5 milioni di euro in Abruzzo e poco meno di 2 milioni di euro nella sola Provincia di Pescara. Infine, basta consultare il bilancio sociale dell’Ente per riscontrare le numerose ulteriori iniziative realizzate nel sociale BILANCIO SOCIALE
– ll Senatore D’Alfonso solleva una presunta formulazione “opportunistica” dell’art. 16, comma 12, dello Statuto, in materia di verifica della rappresentatività di chi avrebbe il potere di designazione negli organi della Fondazione. Al riguardo, si precisa che il dettato statutario citato corrisponde esattamente, parola per parola, all’obbligo di previsione statutaria imposta dall’Autorità di Vigilanza con il Protocollo d’intesa ACRI-MEF del 22 aprile 2015.
Il commento conclusivo del Prof. Mattoscio è volto ad auspicare che “una volta forniti i chiarimenti pubblicamente sollecitati, si ripristinino livelli corretti di interlocuzione istituzionale, visto che quando essi si sono realizzati anche in capo a pluralità di soggetti istituzionali locali, a prescindere da chi protempore interpretati, la Fondazione Pescarabruzzo ha potuto contribuire e lo sta ancora facendo in modo significativo all’interesse generale (Ponte del Mare, ISIA Pescara Design, Silos stazione centrale, facciate del Michetti, Frantoio delle Idee, Musei Civici di Loreto Aprutino, Imago Museum, Inaugurazione dell’Aurum come spazio espositivo, ecc.)”.