Una delegazione dal Giappone in visita presso la Casa di Cura San Raffaele di Sulmona per conoscere e confrontarsi sulle innovazioni tecnologiche presenti presso la struttura abruzzese, unico centro di riferimento della Regione Abruzzo per la presenza della sua Unità Spinale. Il tutto si è svolto nel contesto del “Workshop UNIVAQ-SIT”: progetto in cui studenti italiani e giapponesi collaborano per due settimane con l’obiettivo di sviluppare nuove idee progettuali in ambito sanitario. Come sottolinea il Prof. Giorgio Felzani, Direttore dell’Unità Spinale della Casa di Cura San Raffaele di Sulmona “sia in Giappone che in Italia, si osserva l’aumento della popolazione anziana non autosufficiente e dei pazienti con lesioni spinali. Per rispondere a queste esigenze sociali e sanitarie, è necessario sviluppare tecnologie avanzate e accessibili attraverso la collaborazione tra medici e bioingegneri.”
A conferma della collaborazione iniziata nel 2012 proprio con il paese nipponico, lo scorso 10 settembre una delegazione di studenti giapponesi del Laboratory of Brain Science and Life Technology dello Shibaura Institute of Technology, accompagnati dal Prof. Kazuhisa Ito, insieme a una rappresentanza dell’Università dell’Aquila guidata dal Prof. Pierluigi Beomonte Zobel, docente di Meccanica Applicata alle Macchine ha visitato la struttura afferente al Gruppo San Raffaele. “Questa visita ha rappresentato l’occasione ideale per confrontarsi al fine di sensibilizzare la progettazione di strumenti in grado di supportare le ridotte capacità di auto organizzarsi da parte di soggetti svantaggiati” ha concluso il Prof. Felzani.
Nel corso della visita sono state mostrate le aree principali che compongono la struttura iniziando dalla palestra spinale, che mira alla “verticalizzazione del paziente” con strumenti come il letto a verticalizzazione e lo standing elettrico. In seconda battuta è arrivato il turno della palestra robotica tra i cui strumenti presentati ci sono gli esoscheletri EKSO e Alex, il Biodex Gait Trainer treadmill per il training del passo sensorizzato e il guanto robotico.
L’attenzione si è spostata poi sul Centro Tecno Algos con le relative strumentazioni per la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) unitamente al Sistema di Neuro navigazione ottica, che consente di individuare con maggior accuratezza le aree dell’encefalo da sottoporre a trattamento. Si è passati poi alle tre vasche afferenti all’Idrokinesiterapia tra cui una con idromassaggio e nuoto contro-corrente e una per pazienti incontinenti. Infine, sono stati visitati infine anche i due appartamenti pre-dimissione, dotati di tecnologie domotiche avanzate per aiutare pazienti paraplegici e tetraplegici appartenenti alla Terapia Occupazionale e Transitional Living.
Al termine della visita, il Prof. Zobel e il Prof. Kazuhisa Ito hanno elogiato la professionalità del personale, l’elevato livello tecnologico delle attrezzature e l’innovazione degli ambienti visitati.