PIANELLA, PAOLONE: LA POLITICA PER LA COMUNITÀ
Ritrovare la coesione per un futuro più chiaro

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Apprendo con stupore, tramite facebook, come la scelta legittima (reputo anche saggia e di buon senso) del Sindaco di far roteare l’assessorato del compianto Gianni Filippone tra i tre consiglieri, Giovanni di Girolamo, Denis Sposo e Massimo di Tonto, non sia stata gradita, creando tra l’altro una sorta di tifo da stadio o meglio “social”.
I presupposti sui quali si basa tale critica sono sostanzialmente due, una prettamente numerica, ovvero delle preferenze ottenute e, l’altra, sul presupposto di un accordo elettorale tra partiti e di una valutazione del partito stesso.
In merito al primo aspetto, pare opportuno evidenziare che in passato non sempre le scelte si sono basate sul numero dei consensi ottenuti e, d’altronde, non potrebbe essere diversamente. Vi sono, infatti, anche altri fattori che entrano in gioco e che devono essere considerati per la scelta di un assessore; cosa ben nota a tutti ma che, ora, si finge di non sapere.
Nel caso specifico, la stessa formazione dell’allora lista politica ha generato una serie di squilibri: solo 4 donne nella lista e solo due uomini a contendersi il voto delle frazioni dove la lista era maggiormente accredita mentre 6 uomini a Pianella dove si era più deboli. A questo si deve aggiungere che la doppia preferenza può generare una cattiva interpretazione del risultato della lista stessa. Aspetti che inevitabilmente portano ad una lettura diversa del risultano strettamente numerico uscito dalle urne.
In merito al secondo aspetto, rammento a me stesso che Giovanni Di Girolamo alla pari di Gianni Filippone e Denis Sposo è stato ed è iscritto al circolo del Partito Democratico di Pianella e ne è stato anche il segretario cittadino, quest’ultima circostanza veniva dimentica sin dalla campagna elettorale, quando, nelle varie passerelle si ringraziava ed elogiava gente che non aveva neanche la tessera del Partito, dimenticando chi, invece, ha tirato la carretta per anni. La scelta fatta di dividere l’assessorato tra i tre consiglieri di cui 2 del partito democratico, avrebbe dovuto essere motivo di orgoglio e l’occasione per augurare a tutti un buon lavoro e non di disaccordo. D’altronde, Enrico Letta, prima e l’attuale segretaria nazionale del PD, ora, sostengono che il partito deve tornare tra la gente e con la gente. Devono ripartire dalle cosiddette “Agorà” (circoli) ma in realtà alcuna discussione sul punto è stata mai affrontata come non si è mai discusso di meritocrazia e programmazione. Sarebbe stato corretto e logico che a seguito dell’ottimo risultato elettorale che aveva visto eleggere tre consiglieri comunali del circolo del PD di Pianella, si sarebbe cercato di creare una linea comune per trattare in modo unitario alcuni problemi cari ai cittadini e sviluppare delle idee e/o soluzioni, in modo da avvicinare gente sia alla politica che al partito e fare crescere una nuova dirigenza politica locale.
Non dimentico, infine come nelle elezioni comunali di giugno 2018, quando Gianni Filippone, candidato sindaco di allora ed esponente del Partito Democratico, a pochi giorni dalla sconfitta alle elezioni comunali è stato lasciato solo da alcuni compagni di lista; i nomi sono noti.
Questa incapacità di fare squadra a Pianella sta diventando nefasta ed ulteriori ingerenze a gamba tesa extra territoriali senza conoscere la complessità ed eterogeneità del consenso politico a Pianella ( anche in altri centri vicini) rischiano di disorientare i cittadini .
Segnalo positivamente il caso Moscufo dove tanti giovani senza etichette si sono messi al servizio della collettività con grande spirito di unione riuscendo nell’ impresa di portare il cambiamento che non si leggeva da anni.
La ” sconfitta” della lista Pianella Vicina nel 2018 fu soltanto numerica ed ha costituito la base per il cambiamento recente dove in diversi si sono ritrovati sotto la stessa bandiera e con un nuovo capolista; si instillò il seme del rinnovamento e della crescita dei giovani , che oggi ricoprono o vogliono ricoprire un ruolo di primo piano nella politica locale; tutti hanno pari opportunità anche per il bagaglio culturale, politico e di capacità dimostrate in vari modi e negli anni.
Oggi bisogna riprogrammare i modi, le priorità dei bisogni dei cittadini e tenere a cuore i tanti ex iscritti che non si riconoscono più in questo partito. Non dobbiamo restare stupiti se più del 50% degli italiani non va più a votare e non crede più nella politica!
Abbiamo bisogno di una forza politica riformatrice che torni ad occuparsi di temi vicini alla gente, che torni ad essere una Comunità. Auspico un momento successivo di sintesi e di incontro tra tutti i progressisti, i Democratici disorientati, che superando le logiche di appartenenza a filiere o gruppi, più o meno rappresentati o rappresentativi, possano varcare lo steccato e ritrovarsi insieme, questa volta convintamente, a rappresentare una risorsa politica per Pianella capace di amministrare in chiave moderna e vicina alle persone.
Claudio Paolone
Segretario Circolo PD Pianella

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