TOPPETTI: NON CI SARÀ ALCUN RADDOPPIO DELLE TARIFFE, CI SARÀ, INVECE, CIBO BIOLOGICO PER TUTTI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Il Comune di Pescara ha aumentato lo stanziamento in bilancio per le mense scolastiche di 555.805,29 euro, arrivando per il 2025 a 1.755.805,29 euro (rispetto alla previsione iniziale del 2024, quando lo stanziamento era pari a 1.200.000 euro). Siamo arrivati, cioè, esattamente all’importo che era stato “promesso”, volendo usare un termine caro al Pd, e da questo dato non ci si può discostare raccontando falsità, come fa il Partito democratico per cercare di racimolare consensi.

La “promessa”, quindi, è stata mantenuta eccome, puntando sempre di più sulla qualità senza però gravare eccessivamente sulle tasche dei cittadini perché, questo sì che va detto, ad “investire” sui pasti dei nostri bambini sono tutti i cittadini, anche coloro che non hanno figli a scuola: il servizio, infatti, essendo in parte coperto dalle casse del Comune, proprio per calmierare il costo del pasto per le fasce più deboli, è a carico di tutti i cittadini (perché è chiaro a tutti, tranne forse al PD, che questi soldi che utilizziamo per diminuire le tariffe sono di tutti i cittadini, quindi facciamo tutto con grande attenzione, cercando di trovare il giusto equilibrio tra il costo del servizio e la tariffa applicata, favorendo chi ha veramente bisogno). In più garantiamo ai piccoli alunni di Pescara e anche a quelli che arrivano da altri Comuni, dei pasti biologici, con un notevole passo avanti rispetto al passato. Non devo essere io a ricordare, da questo punto di vista, un momento drammatico vissuto nelle scuole della città, proprio quando era amministrata dal PD, con tanti bambini ricoverati in ospedale per una tossinfezione alimentare.

Ai cittadini, desidero dirlo al Pd, bisogna parlare chiaramente spiegando come stanno veramente le cose e cioè facendo notare come cambieranno le tariffe rispetto a quelle che si pagano ora. Bisogna rimanere ancorati alla realtà, dire che da tre fasce si passerà a undici fasce per garantire chi ha un reddito più basso, e bisogna dire anche che le fasce di reddito più basse non subiranno aumenti, anzi in alcuni casi i genitori pagheranno meno, e abbiamo tenuto conto anche del numero dei figli (ovviamente gli esenti restano tali). Vogliamo anche dire ai cittadini e ricordarlo agli amici del PD che anche le famiglie con più di un figlio, naturalmente gravate da più spese, gioveranno di tariffe migliorative.

Per questo servizio rinnovato e innovativo, la riduzione per le fasce deboli sarà di  – 0,5 e – 1 euro e l’aumento, laddove ci sarà, andrà da 0,4 a 1,00 e al massimo a 2,2 euro e riguarderà chi ha un reddito più alto, per seguire un principio di equità sociale che va assolutamente garantito e che il Pd dovrebbe difendere, per principio. Come ho già fatto nei giorni scorsi, va sottolineato con forza, sempre che al Pd interessi, che cambierà il servizio, nel senso che il cibo che arriverà a tavola sarà un cibo biologico, di grande qualità, scelto in base al principio della filiera corta e del chilometro zero. Anche il pesce sarà fresco. La qualità del cibo sarà monitorata quotidianamente da un software che dialoga con il Comune oltre che attraverso l’opera della Commissione mense, sempre disponibile a valutare i pasti dei nostri bimbi visitando le mense scolastiche durante la settimana. Mi chiedo se al PD interessi la tutela del diritto alla salute dei bambini di Pescara. 

Fare demagogia non serve a nessuno: ciò che serve ai nostri bambini è un servizio che funzioni, seguendo un principio di proporzionalità tra reddito delle famiglie e tariffe. Chi ha un reddito basso pagherà tariffe contenute e non maggiori alle attuali, chi ha un reddito più alto (solo le ultime due fasce) pagherà tariffe lievemente più alte e sarebbe immorale far gravare le tariffe su chi guadagna meno. La cosa che, per amore di verità, teniamo molto che venga spiegata ai cittadini è che non ci sarà alcun raddoppio delle tariffe rispetto alle vigenti. Tra l’altro, basta controllare quanto costano i pasti nei Comuni limitrofi per rendersi conto che Pescara è la città dove c’è la massima considerazione per chi ha un reddito basso (fino a 6.000 euro di ISEE c’è l’esenzione totale), e dove per molte fasce di reddito ci sono le tariffe più basse in assoluto”.

 

Assessore Valeria Toppetti

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