RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – La seguiamo praticamente da sempre la lunga e travagliata vicenda che riguarda la riqualificazione dell’area ex Monopoli di Stato di via Rigopiano. Circa un anno fa, a seguito di un incontro avuto nella sede del Provveditorato a L’Aquila, avevo informato la cittadinanza circa il reperimento dei fondi utili al completamento della palazzina che ospiterà i sedici alloggi per i Carabinieri.
La notizia della ripresa dei lavori era dunque attesa da un bel po’ e ovviamente non può che rallegrarci. È sempre positivo quando forze politiche di diverso orientamento si attivano per migliorare la sicurezza e il decoro di un quartiere. Speriamo però che le opere di bonifica e di sfalcio vengano completate in fretta perché al momento ci risulta non siano ancora iniziate. Tuttavia non voglio sottilizzare su questi aspetti, piuttosto lanciare un allarme e formulare un auspicio.
Come più volte segnalato agli organi di vigilanza pubblica, la palazzina in questione è ormai totalmente sprovvista di recinzioni, al punto che chiunque può accedervi liberamente. I residenti hanno più volte denunciato quanto avviene all’interno del cantiere, tra atti di danneggiamento, vandalismo e altro. Negli ultimi giorni sono stati perfino avvistati alcuni giovani intenti a saltare pericolosamente tra i balconi della struttura. Mi auguro che, prima ancora che si completi la bonifica, vengano chiusi tutti gli accessi al fine di scongiurare possibili disgrazie.
L’auspicio attiene invece al Comando dei Carabinieri, che è questione ben diversa rispetto alla palazzina alloggi. L’ultima notizia pervenuta dalla stazione appaltante, ovvero l’Agenzia del Demanio, risale a settembre 2023, quando ci venne comunicato che la revisione progettuale era stata completata e il professionista incaricato aveva depositato sulla piattaforma buona parte della documentazione inerente la “progettazione definitiva”, unitamente ad un cronoprogramma che prevedeva l’ultimazione della predetta fase progettuale per metà ottobre 2023, esattamente un anno fa.
Ci auguriamo che a distanza di un anno sia terminata la fase di verifica di cui all’art. 26 del previgente Dlgs 50/2016 della stazione appaltante, perché questo vorrebbe dire che mancherebbe ormai poco all’appalto. Avere notizie e tempi certi dopo oltre 24 anni significherebbe per i residenti rialimentare la speranza di vedere presto completata un’infrastruttura determinante per la sicurezza del quartiere.
Antonio Blasioli Vicepresidente del Consiglio Regionale