“Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto. Questa mattina, nella riunione della Conferenza dei Capigruppo, abbiamo dato seguìto a quanto deciso martedì scorso, vale a dire la riduzione dei costi della ristorazione scolastica per le famiglie cittadine. Il criterio che ha guidato il nostro lavoro è stato solo uno: tutelare le famiglie più deboli e quelle con un maggior numero di figli”. Così il Presidente del Consiglio, Marcello Antonelli, ha commentato l’esito dei lavori della Conferenza dei Capigruppo, riunitasi questa mattina per portare avanti quanto annunciato nella precedente riunione. Significativi i risparmi a carico dei nuclei familiari cittadini.
“Nel 99% dei casi si pagherà meno e di questo devo ringraziare il proficuo lavoro e la convergenza di obiettivi del Consiglio comunale, che ha integrato quanto espresso precedentemente dalla Giunta” sottolinea Antonelli.
Le modifiche riguardano una ridefinizione delle fasce di reddito e una revisione dei costi, sulla base del reddito e del numero dei figli. Nello specifico:
• Le famiglie con un reddito Isee inferiore a 5 mila 999 euro saranno esenti da qualsiasi contributo;
• Le famiglie con un reddito da 6 mila a 12 euro pagheranno 0,89 centesimi, se con un solo figlio, 0,59 centesimi con più figli, a fronte del costo attuale di 1,85 che riguarda le famiglie con un reddito dai 5.939 ai 10.632 euro;
• Le famiglie con reddito da 12 a 18 mila euro con un unico figlio pagheranno 1 euro e 48 centesimi, quelle con più figli, 0,89 centesimi, a fronte del costo attuale previsto per le famiglie con un reddito oltre i 10.632 euro, vale a dire 3,71 euro;
• I nuclei familiari con reddito ricompreso tra i 18 e i 21 mila euro pagheranno 2, 07 euro se con un figlio unico e 1,48 con più figli;
• Se il reddito varia dai 22 ai 30 mila euro, il costo sarà di 2, 96 euro per le famiglie con figlio unico e di 2 euro e 37 centesimi per quelle con più figli;
• Gli alunni che fanno parte di famiglie con un reddito superiore ai 30 mila euro pagheranno 5 euro e 93 centesimi, al pari degli alunni non resident.
“ Il dato fondamentale che emerge – continua il Presidente del Consiglio – è l’aumento della compartecipazione da parte dell’amministrazione comunale, la più alta, se non consideriamo il 2023, degli ultimi anni. Segno della consapevolezza da parte delle istituzioni della necessità di venire incontro alle esigenze delle famiglie, tanto più di quelle più fragili”.