PENNE: D’ADDAZIO COME UN TRENO
Carlo Masci preoccupato

Penne e l’area vestina hanno il loro consigliere regionale, Chieti ad esempio no e Pescara si ferma a quota due. Leonardo D’Addazio ha fatto il botto come si suol dire, raggiungendo subito l’Emiciclo sotto le insegne di Fratelli d’Italia. E’ andato fortissimo il sindacalista della Cisl con 4.490 preferenze di cui un terzo riscosso nella sua Penne e ben 400 a Loreto Aprutino. E’ giunto al secondo posto nella sua lista dopo Luca De Renzis. Ha macinato km e superato gli ostacoli: insomma per D’Addazio un risultato storico. E’ proiettato verso un incarico di prestigio: proviene dalla presidenza della commissione Sanità, può essere che la mantenga se non dovesse essere nominato assessore. Ha sfiorato l’approdo alla Regione l’ex sindaco di Collecorvino Antonio Zaffiri, già presidente della Provincia. Per una manciata di voti non ce l’ha fatta, per 16 voti, ad agguantare il secondo posto, risultando terzo con 3.771 voti nel Pescarese, alle spalle cioè di Lorenzo Sospiri e del montesilvanese Paolo Cilli.

Discreta la performance di Pina Tulli, sempre di Forza Italia, che ha incassato 1.702 consensi di cui la metà nella sua Penne dove è assessore e vice sindaco. Sesta invece con appena 418 voti nella lista della Lega Maria Stefania Peduzzi, industriale della pasta Rustichella. Le elezioni regionali hanno dato un segnale politico nella città di Pescara: dovrà guardarsi intorno Carlo Masci dove intende chiedere la conferma a sindaco fra tre mesi quando si riapriranno le urne per le amministrative. Nel capoluogo adriatico, ha vinto infatti il centro sinistra e questa circostanza non può far dormire sonni tranquilli al sindaco uscente.   

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