Maria Rita Carota: operazione di killeraggio della Tiboni sull’Ente Manifestazioni Pescaresi

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – L’operazione di killeraggio dell’Ente manifestazioni pescaresi, deflagrata nelle ultime ore, lascia senza parole perché viene promossa da una realtà che da tempo lavora per la cultura e dovrebbe fare di tutto a difesa della cultura e dell’arte. Io non ci sto, voglio dirlo a chiare lettere, così come voglio dire che mi riesce difficile comprendere il senso di una polemica trascinata all’infinito, sempre e comunque, e spesso sopra le righe, intrisa di un astio e un livore che non si smorzano mai. La mia difficoltà a comprendere le ultime dichiarazioni a mezzo stampa di Carla Tiboni nasce dal fatto che fino a pochi mesi fa abbiamo assistito tutti alle continue e ripetute richieste di ingresso nell’Ente manifestazioni pescaresi dell’Associazione Flaiano.

Oggi, quella stessa Associazione sostiene che l’Ente manifestazioni pescaresi non ha più motivo di esistere per cui chiederà la dichiarazione di estinzione della persona giuridica dell’Emp al Prefetto. Qualcosa non torna, tanto più che di recente è stato nominato un amministratore unico, chiamato a guidare l’Ente in una fase difficile e a traghettarlo in un futuro che speriamo sereno per l’Ente stesso. Si apre un lavoro, che Angelo Valori ha accettato di portare avanti, finalizzato alla rinascita, un lavoro che dovrebbe essere accompagnato da uno sforzo comune, corale, sinergico, per sostenere l’Ente e invece continuano ad arrivare bordate. Da chi, poi? Da chi voleva essere parte integrante dell’Ente. L’intenzione di tutti è di salvare questa realtà che rappresenta un patrimonio di Pescara, un pezzo della sua storia, un tassello fondamentale della macchina culturale di Pescara.

Certo, non sempre la storia dell’Ente è stata facile e si sono riscontrate anche negli anni scorsi criticità gestionali e finanziarie che la Tiboni ben conosce, essendo stata componente del Cda in anni particolarmente difficili. Ma credo che mai nessuno abbia auspicato o addirittura invocato l’estinzione dell’Ente. Il pensiero va subito a quando, anni fa, all’epoca dell’allora sindaco Alessandrini, si pensò alla creazione dell’associazione Amici dell’Emp per superare difficoltà contingenti e per dare nuovo slancio all’Ente. E anche oggi, con gli stessi obiettivi, si mette in campo una strategia di rinnovamento, peraltro affidata a un professionista che c’era allora e decide di starci anche oggi.

Forse, e concludo, l’Associazione Flaiano non prende in considerazione un dato cruciale: con lo scioglimento dell’Ente e la creazione di una nuova entità si metterebbero a rischio i finanziamenti del Fus, fondamentali per realizzare quei cartelloni che tanto abbiamo amato e seguito e che vogliamo si continuino a programmare. I fondi pubblici, e lo sa bene chi organizza i Premi Flaiano con il contributo determinante del Comune, sono linfa vitale per la cultura e per chi ne muove i fili. In un mondo ideale, l’Ente manifestazioni dovrebbe ricevere somme ben più consistenti per la molteplicità di attività che vengono promosse in città, spalmate su più cartelloni, su più palchi e su una pluralità di date.

Se l’Emp avesse potuto ricevere contributi adeguati a ciò che realizza, forse non staremmo qui a parlarne, non staremmo qui a replicare a chi sembra lavorare per distruggere e non per costruire o per confrontarsi in termini positivi. L’associazione guidata da Carla Tiboni, sempre pronta a puntualizzare e rintuzzare, almeno riconoscerà alla giunta Masci di aver erogato contributi comunali molto più consistenti rispetto al passato, per organizzare i Premi Flaiano, somme in proporzione maggiori a quelle destinate all’Ente manifestazioni, rispetto alla programmazione annuale delle attività. Per l’Emp, noi non abbiamo dubbi da che parte schierarci: investiamo in questa nuova fase, sia chiaro a tutti, e faremo di tutto per salvare l’Ente e ciò che di positivo porta con sé.

 

Vice sindaco e assessore alla Cultura Maria Rita Carota

 

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