L’Imago Museum di Pescara presenta la prima mostra retrospettiva italiana dedicata ad Elisa Maria Boglino (Copenaghen 1905- Roma 2002), pittrice italo-danese che ha vissuto tra due patrie, la Danimarca che le ha dato i natali, e l’Italia dove, a Roma, si stabilisce definitivamente dal 1947, trovando ispirazione e amore.
L’inaugurazione si tiene sabato 27 aprile, alle ore 17:30, alla presenza di Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Carlo Masci, Sindaco di Pescara, Marco Nocca, professore all’Accademia di Belle Arti di Roma, curatore della mostra, Sarah Boglino e Nica Schmidt, in rappresentanza della famiglia Boglino. Sono stati invitati S.E. Anders Carsten Damsgaard, Ambasciatore di Danimarca in Italia e la dott.ssa Charlotte Bundgaard, Direttrice dell’Accademia di Danimarca, Roma.
L’esposizione temporanea riunisce gli importanti dipinti degli anni Trenta, esposti a Venezia in Biennale (1930,1934), e ammirati a Berlino nel 1932 nella prestigiosa galleria Gurlitt da Kaethe Kollwitz, Oskar Kokoschka, August Macke, Erich Heckel. Spicca tra essi Le alienate (1931) del Mart, rappresentazione della follia che nei corpi delle recluse contiene quasi un presagio di lager. Provenienti da importanti musei e collezioni private, tra cui lo Statens Museum for Kunst di Copenaghen, il Mart di Rovereto, e collezioni private italiane, danesi e tedesche, le opere sono affiancate da una notevole selezione dell’opera grafica dell’artista, in cui è evidente la sua ricerca di un segno primordiale.
Un ponte tra culture
La mostra offre l’occasione di scoprire l’opera di questa artista singolare, che ha saputo creare un ponte tra la cultura nordica e quella mediterranea. I suoi dipinti e disegni, dalla forte carica espressiva, affrontano temi come la condizione femminile, la maternità, la solitudine e l’amore.
Un’artista autonoma e precorritrice
Elisa Maria Boglino, donna artista indipendente e dalle scelte coraggiose, è stata precorritrice di temi poi sviluppati dal femminismo, utilizzando la sua arte per esplorare la complessità del vissuto femminile.
Un dialogo tra collezioni
A Pescara, le opere di Elisa Maria Boglino entrano in dialogo con la collezione dell’Imago Museum d’arte impressionistica nordica e con quella degli espressionisti tedeschi, ai quali l’artista guardava con speciale interesse.
Il polo d’arte moderna e contemporanea di Pescara, crocevia ormai fondamentale della sua vita culturale urbana, simbolo sempre più accattivante dello skyline del suo centro pedonalizzato, nonché crescente riferimento per l’intero medio adriatico italiano e non solo, dal 2021, anno della sua apertura, ha accolto prestigiose temporanee di Andy Warhol, Joseph Beuys, degli espressionisti tedeschi, di Joan Miró e, in ultimo, la grande opera scenica COSMO di Mario Schifano. La coerenza delle mostre selezionate ha coinciso con un percorso dell’arte contemporanea di notevole respiro internazionale. A questo fanno da cornice esposizioni permanenti di non minor profilo, come la documentazione della performance artistica di Mario Schifano, della pittura figurativa italiana, spagnola e nordamericana del secondo Novecento, degli Impressionisti Scandinavi della scuola di Zahrtmann di Civita D’Antino e ancora degli Espressionisti Die Brücke.
La mostra Elisa Maria Boglino da Copenaghen a Roma. Tra due patrie nella pittura è un’occasione imperdibile per scoprire una pittrice di grande talento e una donna dalla personalità affascinante, che si inserisce armonicamente nel percorso artistico espositivo scelto dalla Fondazione Pescarabruzzo per l’Imago Museum.
Il Catalogo con le schede tecnico-scientifiche è a cura di Marco Nocca, mentre i testi sono di Nicola Mattoscio, Dorthe Aagesen, Marco Bussagli, Giulia Gueci, Marco Nocca, Gabriele Simongini.