IL TAR SOSPENDE L’ORDINANZA COMUNALE SULLA MOVIDA PESCARESE
Padovano: lavorare attorno ad un tavolo per trovare soluzioni. Masci: bisogna trovare un punto di equilibrio

Arriva lo Stop dal Tribunale Amministrativo Regionale all’Ordinanza del Comune di Pescara che obbligava i locali a ritirare tutti i tavolini all’aperto entro la mezzanotte. 

“Non è che con l’accoglimento del ricorso al TAR diciamo oggi che abbiamo vinto. Il Tar di Pescara è vero ha accolto la richiesta di sospensiva proposta dai commercianti di piazza Muzii contro le disposizioni che erano all’interno dell’ordinanza e che abbiamo risolto tutti i problemi. 

Noi come Confcommercio diciamo che bastava sedersi attorno ad un tavolo per evitare di ricorrere alla magistratura. Avevamo detto che se tutti gli attori interessati alla vicenda si fossero seduti attorno ad un tavolo , con il buon senso si sarebbe trovata una soluzione che avrebbe garantito l’interesse pubblico ma anche quello degli operatori commerciali”. 

Così il presidente della Confcommercio di Pescara Riccardo Padovano dopo la sentenza del Tar di Pescara che ha Il Tar di Pescara ha accolto infatti la richiesta di sospensiva proposta dai commercianti di piazza Muzii contro le disposizioni con cui il Comune aveva stabilito lo stop alle attività all’aperto alla mezzanotte nella zona della movida. 

“Chiaramente oggi con questa sentenza – aggiunge Padovano – credo che sia opportuno che ci sia da parte dell’Amministrazione comunale e del comitato di ragionare ed evitare di aprire percorsi giudiziari all’infinito. Ora entrata in vigore la sospensiva vengono ripristinate quelle che erano le condizioni iniziali ma non siamo qui a fare i fuochi d’artificio. Io credo che la soluzione deve essere trovata con serenità attorno ad un tavolo da tutte le parti interessate perché questo deve essere il modo civile di dover portare avanti i propri interessi. 

Le ordinanze le scrivono gli organi preposti e i regolamenti vengono scritti dalla politica. Questo ribadisco è il pensiero della Fipe Confcommercio Pescara che invita sempre la politica e le associazioni di categoria a sedersi attorno ad un tavolo per esaminare le varie problematiche e provare a trovare una soluzione. 

Deve essere questo il modus operandi perché crediamo che attraverso il confronto si riesca ad arrivare alla soluzione. Alla magistratura ci si deve risolvere per questioni gravi ma per queste questioni ci sono altri modi e strumenti perché parliamo di regolamenti della comunità. Stemperare gli animi dei cittadini e residenti e dei titolari degli esercizi pubblici serve per lavorare e per trovare le soluzioni affinché si possa ognuno per la propria parte nel rispetto del bene comune che è di tutti”. 

“Il Tribunale amministrativo regionale – scrivono attraverso una dichiarazione congiunta del sindaco Carlo Masci, del vice sindaco Maria Rita Carota e degli assessori Zaira Zamparelli, Alfredo Cremonese e Cristian Orta – accogliendo la richiesta di sospensiva formulata dai ricorrenti, ha indicato i passaggi da compiere, all’Arta e al Comune. Una lettura più approfondita dell’ordinanza compete agli avvocati, che avranno modo anche di valutare la congruenza tra due pronunce giudiziali emesse dal Tribunale civile e da quello amministrativo, ma è evidente che il Comune non potrà che attenersi alle indicazioni arrivate dai giudici, fermo restando che in ogni provvedimento attuato da parte di questa Amministrazione, non c’è mai stata e non ci sarà mai la volontà di colpire o penalizzare chi è parte in causa nelle vicende della movida, oltremodo complesse e dibattute in tutta Italia, ma solo di trovare un difficile punto di equilibrio rispetto a esigenze contrastanti fra loro”.

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