“L’ennesimo colpo inferto dai carabinieri allo spaccio di droga a Villa del fuoco, e in maniera specifica in via Lago di Capestrano, dimostra con i fatti che l’azione delle forze dell’ordine su quella parte della nostra città è continua, che l’attenzione non si abbassa mai e che l’attività di indagine è ininterrotta e viene portata avanti con la massima riservatezza, come deve essere, con risultati concreti che registriamo sistematicamente. Non avevo dubbi a riguardo, le tante operazioni realizzate in quella periferia sono una sorta di marchio di legalità che i cittadini per bene chiedono in continuazione alle istituzioni.
Non ci sono stratagemmi che tengano, di fronte all’acume investigativo delle forze dell’ordine, coordinate dalla Procura: nel caso specifico, videosorveglianza e grate utilizzate dagli spacciatori non sono servite affatto a salvaguardare la coppia che vendeva droga h24 in un alloggio popolare. I segnali che arrivano oggi sono più di uno: le forze dell’ordine ci sono, gli alloggi popolari non sono una zona franca, e chi delinque non ha scampo. Un bel messaggio, quello connesso all’operazione dei militari dell’Arma, che dimostra ancora una volta la differenza tra chi parla e chi fa.
Da una parte registriamo la pochezza di chi continua ad urlare la propria finta indignazione ogni fine settimana, unicamente per lanciare strali politici nel tentativo di raccogliere voti, e dall’altra vediamo chi lavora tutti i giorni, in silenzio, per contrastare davvero chi delinque, e sicuramente non ha bisogno di interferenze, specie se urlate davanti alle telecamere. Da parte nostra proseguiamo l’azione finalizzata agli sgomberi, intrapresa da anni, per fare in modo che gli alloggi comunali non siano occupati da persone senza titolo o da chi delinque, e lo facciamo grazie a una azione coordinata con tutti i soggetti deputati a questo tipo di attività”.