Oggi avremmo potuto inaugurare la Mare-Monti, ovvero la strada di collegamento veloce tra la costa e l’area vestina, e invece il centrodestra è ancora fermo agli annunci: faremo, diremo. Se il finanziamento originario non fosse stato distratto, su quell’arteria passerebbero già da un pezzo i veicoli. Invece ci vorrà ancora del tempo, tanto tempo.
Si tratta di un progetto cui ho sempre dedicato grande attenzione: con due delibere della giunta regionale di cui sono stato presidente – la n. 470 del 2014 e la n. 310 del 2015 – abbiamo ribadito l’importanza dell’arteria, qualificata “ad alta priorità” e “fondamentale”. Con un’altra delibera, la n. 229 del 2016, abbiamo approvato l’adeguamento del piano altimetrico del tratto tra contrada Blanzano nel Comune di Penne e contrada Passo Cordone nel Comune di Loreto Aprutino (2° tratto funzionale) per un importo di 36 milioni di euro. Sempre nel 2016, con la delibera n. 402 abbiamo individuato l’Anas come soggetto attuatore e il CIPE ha assegnato le risorse a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020.
Inoltre, fu il sottoscritto a rendere statale l’attuale SS81, a rischio nel 1997 di provincializzazione. Grazie al presidente dell’Anas Giuseppe D’Angiolino conservammo il rango di strada statale, per rendere certa la copertura finanziaria dei lavori necessari.
Le risorse ci sono sempre state nella misura occorrente al momento in cui l’opera fu concepita, e già a giugno del 2022 il cantiere poteva essere attivato e reso produttivo. Ma la Regione targata centrodestra, invece di far partire i lavori, nel 2019 ha scippato quasi 7 milioni dei 36 complessivi dedicati al progetto per finanziare altre iniziative.
Perché questo odio nei confronti delle popolazioni vestine? O è il fatto che fu il sottoscritto a progettare e finanziare l’opera che la rende invisa al centrodestra abruzzese? In attesa di risposta, continuiamo ad aspettare la sua realizzazione.