RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Dobbiamo prendere atto che la vicesindaco Tulli, forse per convenienza, è stata costretta a darci ragione su una situazione che denunciamo da anni: a Penne vi è una forte carenza del personale medico ed infermieristico!
La Tulli, neo dipendente proprio della ASL, ha però sempre risposto che da quando il centro-destra amministra in Comune ed in Regione vi era una rinascita dell’offerta sanitaria pennese e vestina e che di ciò avremmo dovuto ringraziare l’assessore Verì. Alle sue lusinghe hanno fatto sempre eco anche i complimenti del sindaco Petrucci. Oggi, per giustificare la propria assunzione, la dottoressa Tulli afferma pubblicamente che ci sono servizi carenti o ADDIRITTURA ASSENTI!
Anche di questo dovremmo ringraziare l’assessore Verì ed il presidente Marsilio?
A preoccuparci ancora di più, però, è la totale assenza di programmazione mostrata dal centro destra. In che modo, infatti, Forza Italia e compagnia intendono risolvere il problema della mancanza di medici e di infermieri? La soluzione non è e non può essere quella di contrattualizzare saltuariamente gli esponenti di Forza Italia (ricordiamo che la dottoressa Tulli è stata “chiamata” dalla ASL per ben due volte e che anche il già sindaco Semproni, anch’egli di Forza Italia, è stato richiamato dalla pensione per prestare il proprio servizio). D’altronde questa è la visione mercantile delle istituzioni perpetrata dal centrodestra abruzzese e ci chiediamo se questa è l’idea di sanità che la dottoressa Tulli, con il supporto della maggioranza comunale di Penne Viva capitana dal sindaco Petrucci, intende portare in regione.
Dobbiamo anche sottolineare che la candidatura della Tulli, spalleggiata dal sindaco Petrucci e dall’annunciato prossimo vice sindaco Camplese, è stata messa in campo proprio contro l’altro candidato locale Leonardo D’Addazio, presidente della commissione sanità che ha avallato tale precaria situazione della sanità vestina. O, forse, più semplicemente, Petrucci (alias Sospiri) preferisce far prendere meno voti possibile al suo più diretto concorrente interno, rappresentato proprio da D’Addazio. Altro che “chi vuole bene al territorio, lavora per il territorio”!
P.S. cara dottoressa Tulli, non è affatto vero che i giovani non vogliono prestare servizio a Penne. Essi vogliono un contratto di lavoro stabile. Ma la politica sanitaria portata avanti del centro destra preferisce pagare due mensilità a lei piuttosto che assumere stabilmente altri medici ed infermieri.
Partito Democratico circolo di Penne