IL NUOVO SAN MASSIMO FRA TEMPI LUNGHI E STRATEGIE
Il sindaco scrive alla ASL

Dodici giorni per una urinocultura e così una signora pennese alle prese con febbre altalenante e con una infezione tutta da chiarire si è rivolta al laboratorio privato di Cappelle sul Tavo dove in due giorni ha ottenuto una risposta necessaria per capire il tipo di problema in atto dopo aver riscontrato una velocità del sangue a 89. C’era insomma una volta il laboratorio analisi del San Massimo dove non c’era neppure bisogno di prenotare: bastava presentarsi nelle prime ore del mattino. Funzionava la batteriologia che invece è stata accentrata a Pescara, insieme ad altri servizi. Nonostante l’arrivo di un altro biologo, accade che per il capoluogo adriatico ogni mattina partono delle auto aziendali allo scopo di trasferirvi delle provette da analizzare.

Ma quello vestino non è stato riclassificato ospedale di base sede di pronto soccorso e quindi per acuti? “Direi proprio di si e stiamo lavorando per risolvere vecchi problemi e disservizi”, replica Gilberto Petrucci, il quale come sindaco è la prima autorità sanitaria cittadina. Il primo cittadino ha scritto una lettera ai vertici della Asl di Pescara per segnalare una serie di criticità anche specifiche rispetto alla stagione estiva quando il personale va in ferie.

Partendo dalla situazione del pronto soccorso. “Gli accessi sono in crescita: in questo primo semestre le prestazioni eseguite sono state 7.148. Si evince che l’incremento è legato principalmente all’ingresso di utenti che dalla costa, per evitare le lunghe attese di Pescara, usufruiscono dell’assistenza a Penne. Il problema è che a luglio e ad agosto non è garantita la presenza del medico radiologo nelle ore pomeridiane. Il servizio di Radiologia del San Massimo è l’unica struttura della Asl tra l’altro a non avere la reperibilità medico-radiologica notturna e festiva”.

Non solo. “Mi è stato anticipato che si procederà all’accorpamento dei reparti di chirurgia e ortopedia. Uno scenario che non risulta certamente positivo per l’offerta saniraria vestina. Auspico pertanto un utile e confortante intervento al fine di rafforzare i servizi in essere con l’innesto di personale medico ed infermieristico nelle strutture di supporto al pronto soccorso così come concordato e programmato in precedenti riunioni nel rispetto del Decreto Lorenzin e della nuova rete ospedaliera”.

 

Berardo Lupacchini

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