«Ancor di più all’indomani dell’esondazione del Fiume Pescara, che ha creato stavolta per fortuna solo disagi, come PD esprimiamo forte preoccupazione per lo sblocco del progetto di Megalò 2, che porterà un enorme complesso di cemento all’interno di un’ansa del fiume Pescara, vicinissimo agli argini» così in una nota Claudio Mastrangelo, pescarese della direzione nazionale del Partito Democratico, e il capogruppo in Consiglio Provinciale Gianni Chiacchia (nella foto).
«La nostra non è una contrarietà ideologica – continuano i democratici – noi solleviamo un vero e proprio tema di salute pubblica e sviluppo del territorio. L’esondazione della Pescara non ha causato una tragedia nell’area urbana di Spoltore e Pescara solo grazie alle vasche di laminazione finanziate nel 2015 dal governo regionale di centrosinistra, ma chiediamo ai cittadini di immaginare che cosa sarebbe successo, nonostante questa opera pubblica, se in una cassa di espansione naturale del fiume ci fosse stato un gigantesco centro commerciale: oltre al pericolo di posizionare lì un edificio che attrarrebbe migliaia di persone e automobili, non possiamo accettare che una valutazione dei rischi incompleta o superficiale degli impatti che Megalò 2 provocherebbe a valle comprometta un investimento importante come quello del 2015».
«I cambiamenti climatici – concludono Mastrangelo e Chiacchia – rendono sempre più frequenti i fenomeni meteorologici estremi ed è per questo che la politica deve essere quanto più attenta e rigorosa nel mettere la salute pubblica al di sopra di logiche di mercato e interessi economici privati. È per questo che chiederemo ai nostri sindaci e ai nostri amministratori provinciali e regionali, facendo seguito anche all’appello sollevato dal deputato D’Alfonso, di attivarsi presso tutti i livelli istituzionali affinché si blocchi questo progetto pericoloso per centinaia di migliaia di cittadini, lavoratori e imprese che vivono e lavorano lungo gli ultimi chilometri della Pescara, e si valutino con chiarezza inequivocabile gli effetti in caso di piene su tutto ciò che insiste lungo percorso del fiume a valle del sito del centro commerciale».