“Sul contenimento faunistico del cervo il Tribunale amministrativo regionale per l’Abruzzo ha riconosciuto in pieno le motivazioni e la correttezza del procedimento portato avanti dalla Regione e dal vice presidente della giunta e assessore Emanuele Imprudente, che ha proposto la delibera, approvata l’8 agosto scorso, poi al centro di polemiche e proteste a non finire. Tutte strumentali e senza alcun fondamento scientifico come oggi ha dimostrato la decisione del Tar”. Così i consiglieri regionali della Lega, Vincenzo D’Incecco e Carla Mannetti.
“Il Tribunale amministrativo regionale – sottolineano – ha confermato quello che in queste settimane, sulla base di dati e studi specifici e approfonditi, è stato tante volte ripetuto. E cioè che la specie è cacciabile e che non presenta problemi di tipo conservazionistico. Fa presente, inoltre, che la delibera della giunta regionale è stata adottata in attuazione del Piano venatorio, sottoposto favorevolmente a V.A.S e V.iNC.a e infine sottolinea che, ‘nell’ambito del bilanciamento degli interessi in conflitto, a fronte di un rischio per la specie che è solo allegato e non dimostrato, occorre dare preminenza a quello della sicurezza stradale che include anche la tutela dell’incolumità fisica degli individui’.
Ovviamente – aggiungono Mannetti e D’Incecco – si tratta di una scelta molto sofferta, che anche altre regioni italiane hanno fatto, purtroppo però quando si amministra vanno prese decisioni nell’interesse di tutti. Lì dove la densità di animali risulta superiore si è evidenziato infatti un incremento di danni all’agricoltura e di incidenti stradali. Fra l’altro, – concludono – teniamo a ricordare ancora una volta che la misura del contenimento dei cervi è presente nel piano faunistico, approvato dal Consiglio all’unanimità”.