RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – La Cassazione ieri rigetta definitivamente il ricorso dell’Accusa che chiedeva l’annullamento delle sentenze di assoluzione in primo e secondo grado dell’ex Prefetto di Pescara Provolo (nella foto) da ogni responsabilità per il disastro di #Rigopiano e dalla altrettanto infamante accusa di depistaggio delle indagini. Definitivamente polverizzate dunque le accuse per le quali la Procura aveva chiesto 12 anni di reclusione (pena base 18 con riduzione a 12 per il rito abbreviato!), ritenendolo il responsabile principale della tragedia.

Ma per la stampa nazionale oggi la notizia sarebbe la “conferma della condanna del Prefetto Provolo” (un anno e otto mesi, pena sospesa e non menzione) per una ritenuta, erronea convocazione di un certo organismo operativo in luogo di un altro nei due giorni precedenti il disastro, pur senza nessuna incidenza causale di tale irregolarità sulla tragedia. Si tratta di uno stravolgimento intollerabile della verità processuale, l’ennesima gratuita ingiustizia nei riguardi di un funzionario dello Stato che due gradi di giudizio di merito ora confermati in Cassazione hanno senza possibilità di equivoci proclamato del tutto estraneo ad ogni responsabilità per quella immane tragedia.