Nel contesto di una crescente sensibilizzazione ambientale e della necessità di transizione verso fonti di energia rinnovabile, l’Italia ha intrapreso un percorso innovativo attraverso la promozione delle comunità energetiche. Queste associazioni permettono ai cittadini, alle imprese e agli enti locali di produrre, consumare e condividere energia rinnovabile su scala locale, rappresentando un passo fondamentale verso un futuro energetico sostenibile e decentralizzato.
Il quadro normativo italiano sulle comunità energetiche rinnovabili (CER) si è evoluto notevolmente negli ultimi anni per favorire lo sviluppo e l’adozione di forme di autoconsumo collettivo di energia da fonti rinnovabili. La regolamentazione attuale delle CER in Italia è il risultato del recepimento della Direttiva Europea RED II (Direttiva 2018/2001/UE) sulle energie rinnovabili, nonché della normativa interna che ha cercato di adattarsi ai cambiamenti e alle esigenze del settore energetico.
Il Decreto-legge 162/2019, noto come Decreto Milleproroghe, ha introdotto la figura delle CER, permettendo a cittadini, imprese e enti locali di unirsi per produrre e condividere energia rinnovabile. I successivi decreti legislativi, D.Lgs 199/2021 e D.Lgs 210/2021, hanno ulteriormente definito i requisiti e le modalità di gestione delle CER, delineando chiaramente i poteri di controllo e le responsabilità all’interno di queste comunità.
Un ulteriore passo avanti è stato compiuto con il Decreto Ministeriale 414/2023, che ha introdotto incentivi specifici per le CER, come il contributo in conto capitale del 40% per i produttori aventi sede in comuni con meno di 5.000 abitanti e la tariffa incentivante sull’energia prodotta e condivisa.
Le CER non solo favoriscono la transizione energetica, ma offrono anche benefici economici diretti ai loro membri attraverso il risparmio sulle bollette e l’accesso a incentivi fiscali ventennali. Gli interessati possono entrare a far parte di una CER sia come prosumer realizzando un impianto di produzione da fonte rinnovabile, come il fotovoltaico, sia come consumer senza realizzare un impianto bensì semplicemente consumando l’energia prelevata dalla rete elettrica. Per entrare a far parte di una comunità energetica è necessario presentare una manifestazione d’interesse presso le sedi/figure di riferimento fornendo alcuni dati preliminare quali dati anagrafici e bolletta dell’energia elettrica, indicando se si vuole partecipare come prosumer o come consumer.
In Abruzzo ci sono diverse CER costituite ed in costituzione ed interessano diverse Cabine Primarie.
In particolare, nel nostro territorio, diverse Amministrazioni, tra cui Cappelle sul Tavo, Montesilvano, Francavilla, Castiglione M.R., Turrivalignani ecc.. hanno ricercato ed affidato incarichi a “facilitatori territoriali” i quali si stanno occupando della predisposizione di tutti gli atti inerenti la costituzione.
Nei territori, pertanto, si stanno sviluppando iniziative atte a favorire la promozione delle fonti rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, in ambito CER.
Saranno inoltre, messe in campo, attività di divulgazione, promozione ed incentivazione delle CER locali, in maniera tale da portare a conoscenza dei cittadini e delle PMI, i benefici in termini ambientali e sociali delle Comunità Energetiche e gli incentivi economici a favore degli aderenti.
E’ più che mai opportuno, divulgare il principio della produzione e consumo solidale invitando le Amministrazioni tutte a porlo come pilastro fondamentale della transizione energetica.
La redazione, sempre attenta alle tematiche ambientali e di sostenibilità, potrà, laddove richiesto, fornire indicazioni e riferimenti delle CER locali costituite ed in via di costituzione, nonché fornire riferimenti a cittadini e PMI determinati ad essere coinvolti.