Città Sant’Angelo, nodo Ente manifestazioni: troppe ambiguità per la minoranza

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Nei giorni scorsi le associazioni angolane hanno inviato una lettera all’Amministrazione comunale per avere chiarimenti in merito alla forma e alla sostanza del neo costituito Ente manifestazioni, nonché chiedere una proroga circa l’adesione.

Gli interrogativi rivolti al sindaco Perazzetti e all’assessore De Bonis riflettono quasi interamente i dubbi che noi consiglieri del Gruppo Csa Visione Comune (Ugo Di Silvestre, Catia Ciavattella, Alice Fabbiani, Franco Galli e Paolo Pratense) avevamo sollevato nella precedente nota del 12 settembre, e riguardano soprattutto il mancato coinvolgimento preventivo delle associazioni al fine di individuare di concerto la forma più congeniale del nuovo ente, poiché la forma designata, quella dell’associazione non riconosciuta, rischia di comportare più oneri che vantaggi.

La risposta del Comune è stata affidata al responsabile del Settore I, dunque ad un tecnico, mentre la politica, come al solito, si è guardata bene dall’intervenire, scaricando sugli uffici ogni incombenza. La proroga è stata accolta, il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse, inizialmente previsto per il 30 settembre, è stato ufficialmente differito al 10 ottobre. Un termine a nostro avviso troppo esiguo che difficilmente consentirà alle associazioni di valutare con attenzione quegli aspetti tecnici e tutt’altro che marginali su cui avevano chiesto ragguagli, come l’entità della somma da destinare all’Ente manifestazioni, le responsabilità del presidente del consiglio direttivo, se avrà diritto a garanzie, ad una retribuzione fissa, etc.

Il Comune ha ribadito come l’associazione non riconosciuta costituisca a suo avviso la formula migliore per andare incontro ai «criteri del minor costo e della responsabilizzazione». Tuttavia, è proprio alla luce delle maggiori responsabilità a carico delle associazioni che queste ultime avrebbero avuto diritto ad un confronto preliminare, così da decidere di concerto la formula più opportuna e condividere una bozza di convenzione. Invece, così facendo, alle associazioni non resta che scegliere se rifiutare o piegarsi alle condizioni proposte.

Vedremo nei prossimi giorni se le delucidazioni fornite dagli uffici comunali verranno giudicate soddisfacenti. Nel frattempo i primi sviluppi sembrano darci ragione, perché mentre l’amministrazione Perazzetti continua a perseguire a testa bassa i propri obiettivi politici, appare evidente come questa situazione avrebbe potuto essere facilmente scongiurata accogliendo la richiesta di rinvio della discussione da noi presentata nell’ultimo consiglio comunale. Un rinvio finalizzato a favorire l’avvio di un’interlocuzione preventiva e quindi una decisione più consapevole e ponderata da parte delle associazioni. La maggioranza però ha preferito tirare dritto, col risultato che ora rischia di delinearsi il quadro da noi paventato, ovvero che il nuovo Ente Manifestazioni resti sostanzialmente una scatola vuota.

Ribadiamo la nostra piena disponibilità ad un confronto con le associazioni.

 

Gruppo consiliare “Visione Comune”

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