Il Consiglio Regionale dell’Abruzzo ha approvato oggi una legge che modifica le aliquote dell’addizionale regionale IRPEF, suscitando polemiche e scontri tra maggioranza e opposizione. Questa decisione, giunta in un clima di forte tensione, che ha visto l’emiciclo aquilano occupato dall’opposizione. Dalla maggioranza, i consiglieri regionali della Lega, Vincenzo D’Incecco e Carla Mannetti, hanno commentato positivamente l’approvazione della legge, sottolineando il ruolo del loro partito nel migliorare la struttura delle aliquote: “In Consiglio regionale ha prevalso il buonsenso. È stato approvato un intervento frutto di un lavoro di mediazione tra tutte le forze politiche, che ha portato alla tutela delle fasce medie così come da noi richiesto. Come Lega Abruzzo, sin dai primi istanti, abbiamo sollecitato una riflessione complessiva sulla rimodulazione dell’addizionale regionale, con l’obiettivo di alleggerire la pressione fiscale soprattutto per i redditi medi e medio-bassi, e su questo abbiamo ottenuto un ottimo risultato”.
Le Nuove Aliquote IRPEF in Abruzzo
Fino al 2024, l’addizionale regionale IRPEF in Abruzzo era fissata a un’aliquota unica dell’1,73% per tutti i redditi. Con la nuova riforma, la Regione ha introdotto tre aliquote progressive: 1,67% per i redditi fino a 28.000 euro; 2,87% per i redditi da 28.001 a 50.000 euro; 3,33% per i redditi superiori a 50.000 euro. “È stata accolta la nostra proposta di abbassare l’aliquota per i redditi fino ai 28 mila euro, portata a ìll’1,67% rispetto all’1,73%” dichiara il Capogruppo della Lega Vincenzo D’Incecco. Questa modifica è stata giustificata dalla necessità di coprire il deficit sanitario regionale che ha causato un terremoto in consiglio regionale. Infatti, il voto in aula è avvenuto in un clima infuocato.
Le opposizioni, fortemente contrarie alla manovra, hanno occupato l’aula consiliare in segno di protesta, intonando “Bella Ciao” e slogan contro il presidente della Regione, Marco Marsilio. Di fronte a questa situazione, la maggioranza ha deciso di procedere comunque, approvando la legge in assenza delle minoranze. Insomma, il confronto politico è stato sostituito da un muro contro muro. “È stata approvata anche la riduzione, su cui in questi giorni abbiamo tanto insistito nei vari tavoli, per il secondo scaglione, quello riguardante i redditi oltre i 28 mila euro e fino ai 50 mila euro, portato al 2,87% rispetto al 3,23% iniziale”, dichiara D’Incecco e continua “Accolto, inoltre, il nostro emendamento che prevede che le maggiori entrate derivanti dalla nuova articolazione di aliquote dell’addizionale regionale all’Irpef siano destinate a sostenere il Sistema Sanitario Regionale ed esclusivamente alla copertura della eventuale quota di disavanzi pregressi delle aziende sanitarie locali posta a carico dell’Ente. Ora l’impegno di tutti deve essere quello di migliorare sempre di più la qualità dei servizi. Già nei prossimi giorni dobbiamo riunirci attorno a un tavolo e lavorare per abbattere le liste d’attesa e garantire i servizi essenziali di assistenza. Lo dobbiamo agli abruzzesi”.
“Al di là della misura economica – conclude il capogruppo della Lega – ciò che resta è un senso di amarezza per la degenerazione del confronto politico. Quando il dialogo cede il passo alla prevaricazione e all’occupazione di un luogo di dibattito democratico, è la democrazia stessa a uscirne sconfitta. L’auspicio è che in futuro si possa tornare a un dibattito più sano e rispettoso, in cui le decisioni, anche le più difficili, vengano prese attraverso un confronto aperto e trasparente, nell’interesse di tutti i cittadini”.
William Grandonico