“Ti ricordi di Antonio Pantalone?”
Era un bimbo di appena 4 anni e ad ogni messa se ne stava accanto all’organo, rapito da quel suono potente ed estremamente evocativo. Come può un bimbo così piccolo sapere cosa vuole diventare, non può…a meno che non avvvenga una traslazione al contrario, dallo strumento all’anima, presumiamo sia così avvenuto. Ci piace pensarlo, perché abbiamo seguito nel tempo la carriera di organista di Antonio, ed essendo lui loretese, ne siamo anche orgogliosi.
Nel 2019 Antonio Pantalone, appena 22enne, vince il I Concorso Organistico Internazionale “Fiorella Benetti Brazzale” – Città di Vicenza (LEGGI ARTICOLO) giungendo con il Diploma conseguito, con il massimo dei voti, presso il Conservatorio L. d’Annunzio di Pescara, nella cattedra di Organo e composizione organistica. Viene ammesso a studiare all’Istituto Pontificio di Musica Sacra di Roma ed è notizia di questi giorni quella del conseguimento di diploma di specializzazione post-magistrale sotto la guida di Padre Theo Flury, monaco benedettino residente presso l’abbazia di Einsiedeln, in Svizzera. Padre Flury, per inciso, è uno studioso di fama internazionale, improvvisatore e compositore, organista di fama che tiene concerti in tutto il mondo: nel 2002 ha inaugurato l’organo Mathis della Cappella Sistina del Vaticano.
La prova finale per Antonio Pantalone si è svolta presso la Chiesa Abbaziale di Roma in un programma che prevedeva l’’esecuzione di alcuni brani scritti, come una Messa in stile antico ed uno Scherzo, ed altri improvvisati, come una Messa in stile moderno e un poema sinfonico basato sulla poesia “La pioggia nel pineto” di d’Annunzio e contenente ‘citazioni’ di brani scritti da Francesco Paolo Tosti e Marco Enrico Bossi, compositori ed amici del nostro vate abruzzese.
Alla felicità della famiglia si aggiungono le nostro congratulazioni, con la speranza che Antonio ritorni a suonare a Loreto Aprutino. C’è una tastiera che lo aspetta, nella Chiesa di San Pietro.