Abruzzo-sanita’, Di Marco (Pd): tagliare le spese superflue. D’Addazio (Fdi): il consigliere dimentica la politica del declassamento operata dal suo partito

“Il debito e i tagli alla sanità sono emersi in tutta la loro gravità durante la Commissione di oggi con l’audizione del Direttore Generale della Asl di Pescara Vero Michitelli, che ha riferito in merito alla disastrosa situazione economica e finanziaria della ASL3.
Il debito previsto a fine dicembre 2024 pari a 17 milioni 814.595, al netto della manovra di 5milioni di euro, resta grave, perché determinerà comunque un deficit di 12 milioni e 814mila euro che pagheranno i pescaresi-utenti, che si vedranno comunque ridimensionati servizi e prestazioni. Assurdo che il rosso dei conti delle Asl sia emerso solo dopo le regionali e che non si possa coprire rinunciando a spesa non fondamentali, come chiederemo insieme al collega Luciano D’Amico”, così il Consigliere regionale Antonio Di Marco (foto a sinistra) sulla situazione.

“I tagli previsti riguarderanno: la spesa farmaceutica per 500mila euro; il personale non dipendente per altri 500mila euro; le scorte di reparto per 1 milione e 500mila euro; le domande laboratoriali per 1 Milione; i servizi non sanitari per 1 milione e 500mila euro – illustra Di Marco –.

Mi chiedo e ci chiediamo se tutto questo non si sarebbe potuto dire già prima della campagna elettorale, piuttosto che oltre al danno del deficit far trovare la doppia beffa di dover subire anche le conseguenze dei tagli e ciò senza che vengano risolti due gravi problemi per la Asl di Pescara: le liste d’attesa e l’efficienza del Pronto soccorso della città.
Mi riserverò di richiedere un’ulteriore audizione al direttore generale per conoscere, nello specifico, le difficoltà e le dinamiche riguardanti ciascun presidio sanitario della provincia di Pescara”.

 

D’ADDAZIO (FDI): DI MARCO DIMENTICA LA POLITICA DEL DECLASSAMENTO OPERATA DAL SUO PARTITO. EVITI DI STRUMENTALIZZARE UNA MATERIA CHE IMPONE SERIETA’

“Se il consigliere regionale del Pd, fresco di nomina,  Antonio Di Marco, pensa di fare opposizione continuando a buttare fango sul sistema sanitario abruzzese, ha perso in partenza. Gli va subito ricordato – perché fa finta di non sapere – che se il governo regionale, guidato da Marco Marsilio, avesse proseguito il piano predisposto dalla precedente amministrazione, oggi avremmo nella provincia di Pescara un presidio ospedaliero disagiato (Penne), ed un altro ridotto alla sola attività di riabilitazione (Popoli).

Questo non è accaduto, li abbiamo mantenuti pienamente aperti ed operativi, nell’ottica di una mission ben precisa: la nostra politica è, infatti, quella di garantire un’assistenza sanitaria di prossimità, rafforzando le strutture ed i servizi territoriali. Un risultato che costituisce un salto di qualità nella direzione di un più adeguato orientamento delle cure che possono essere erogate, appunto, negli ospedali di prossimità, riducendo gli accessi impropri al Pronto soccorso o inutili pellegrinaggi da un ospedale ad un altro.

Questa è una programmazione proattiva, che non declassa come i compagni di Di Marco avevano previsto di fare, e che certamente ha comportato e comporterà un aumento della spesa per i necessari investimenti. Rimarcare la questione del disavanzo regionale per meri scopi propagandistici ad opera di forze politiche che non hanno certo brillato per la gestione sanitaria, appare oltremodo grottesco.

E’ di oggi la notizia dei conti in rosso della sanità pubblica dell’Emilia-Romagna per un debito che supera i 773 milioni di euro, ad ennesima testimonianza di come la problematica, che nessuno nega, riguardi tutta Italia. La sanità è una cosa seria e complessa che non può essere quotidianamente oggetto di strumentalizzazioni politiche ma anzi necessiterebbe di proposte e condivisioni che se dovessero giungere dal collega Di Marco, sarebbero ben accette”. E’ quanto afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Leonardo D’Addazio. 

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