“Via libera, ieri, della V commissione consiliare alla risoluzione n.95, da noi proposta, recante disposizioni per il riconoscimento della vitiligine come malattia cronica autoimmune e per l’istituzione della rete dermatologica regionale”. Lo rendono noto i consiglieri regionali Massimo Verrecchia e Leonardo D’Addazio.
“Si tratta di una patologia complessa di origine autoimmune, cronica e degenerativa – spiegano i due esponenti FdI – che colpisce solo in Italia oltre 330 mila persone e in Abruzzo quasi 6400 con una incidenza economica sul nostro sistema socio-sanitario di circa 10,8 milioni di euro all’anno, a cui vanno aggiunte le conseguenze indirette e non quantificabili sulle famiglie, sui care-giver e sulle comunità di riferimento dei pazienti. La vitiligine insorge a qualsiasi età, anche pediatrica, ed è tipicamente associata ad altre disfunzioni come la tiroidite autoimmune, il diabete autoimmune o l’artrite reumatoide.
Senza considerare – evidenziano – l’impatto che ha in termini di ansia (72%) e depressione (32%), soprattutto in età adolescenziale e lavorativa, anche scaturite da fenomeni di bullismo. Fino al 2021 – argomentano – lo standard di trattamento per la vitiligine era la fototerapia, eseguita in un limitato numero di centri ospedalieri specializzati e non risolutiva mentre dal rapporto Horizon Scanning 2023 dell’Aifa (Agenzia Italiana del farmaco), si rileva la disponibilità di trattamenti farmacologici, già approvati dalle autorità competenti, che consentono una ripigmentazione delle aree cutanee interessate e il rallentamento della progressione.
Il documento approvato – spiegano D’Addazio e Verrecchia – impegna il presidente della Giunta regionale e l’assessore alla Sanità ad intraprendere tutte le iniziative utili per il formale riconoscimento della vitiligine sui Tavoli ministeriali, a sostenerne l’inserimento nei Lea (Livelli essenziali di assistenza), e ad istituire un Tavolo regionale, con approccio multidisciplinare, per l’individuazione, la diagnosi, la presa in carico, il trattamento e il follow up di pazienti affetti da patologie dermatologiche di origine autoimmune, compresa la vitiligine, oltre che a porre in essere attività di sensibilizzazione dei cittadini e a fornire il corretto supporto ai pazienti. Ringraziamo i colleghi consiglieri – concludono – che hanno inteso condividere questa iniziativa necessaria e che intende minimizzare l’impatto sulla qualità della vita di tutti gli abruzzesi interessati”.