Il neo vicesindaco Romeo Aramini interviene con una nota per replicare alle accuse mosse dal consigliere di opposizione Gianni Filippone.“Durante l’estate si sono succediti vari scenari – spiega l’assessore – ed era necessario capire quale fosse più utile per dare prospettive alla cittadinanza. Personalmente ho dialogato con tutti, ma, analogamente alla consigliera Giansante, che ha rivendicato con forza la necessità di rimanere fedele al percorso elettorale, ho ritenuto che sarebbe stato assolutamente deleterio venire meno al patto con gli elettori senza alcuna evidente ragione politica o amministrativa e lasciare la città nel caos di un lungo commissariamento. Anche il sorprendente recente passaggio in Fratelli d’Italia di due consiglieri da tempo vicini a Forza Italia, dimostra come vi sia un disorientamento politico locale che non può certo essere al momento rassicurante per i cittadini.”
“Le vicende degli ultimi giorni, tuttavia – aggiunge Aramini – confermano che si è trattata non solo della scelta più giusta per i cittadini, ma anche necessaria, poiché proprio in questo frangente la minoranza ha dimostrato di non essere assolutamente pronta per costituire una alternativa in grado di governare, come certifica il maldestro intervento di Filippone che rivendica di aver perseguito il tentativo di far commissariare l’ente solo per un malcelato odio verso il primo cittadino, che gli avrebbe persino fatto accantonare l’appartenenza politica, salvo poi, una volta fallito lo scellerato piano, scagliarsi contro i suoi stessi compagni di avventura ai quali rimprovera di aver formulato proposte per il territorio, invece di limitarsi alla propria folle pratica di denunce ed esposti”.
“Le cicliche sconfitte che Filippone da anni riporta ad ogni competizione elettorale evidentemente non gli hanno insegnato che la pratica della diffamazione non porta grandi benefici, per cui nemmeno il tentativo di gettare discredito sulla mia persona parlando di cifre in merito alla indennità da Vice sindaco, più che doppie di quanto effettivamente percepito dal sottoscritto che non supera i 500 euro, poiché decurtata del 50% quale dipendente pubblico, gli porterà benefici poiché tutti ricordano la sua brama di poltrone e di prebende da assessore, consigliere provinciale, comunale e persino all’interno del consorzio di bonifica”.
“Tuttavia – conclude il neo vice sindaco – il tentativo di continuare all’infinito le polemiche per quanto mi riguarda, non può assorbire altro tempo prezioso che ho necessità di impiegare per la soluzione dei problemi dei cittadini che, purtroppo, ho trovato, soprattutto nelle manutenzioni, assolutamente fermi rispetto al 2018”.