di Enio Remigio
A Città Sant’Angelo non si parla d’altro, nell’ultimo consiglio comunale si è assistito ad un acceso scontro tra la vice Sindaca Lucia Travaglini e la consigliera di minoranza di Insieme per Città Sant’Angelo Catia Ciavattella e quest’ultima abbandona l’assise. Nei giorni seguenti abbiamo letto comunicati stampa della segreteria PD e di Sinistra Italiana ma abbiamo voluto ascoltare dalle dirette interessate la loro versione, le abbiamo trovate determinate e sicure delle proprie azioni ma che comunque spazzano via ogni dubbio sul rispetto reciproco e sul ruolo che entrambe ricoprono.
Lucia Travaglini Vice Sindaca Città Sant’Angelo:
“Ritengo che l’episodio possa ritenersi nell’ordine della normale dialettica politica e che quando si scende in campo ci possano essere certe discussioni. Ribadisco, qualora ce ne fosse bisogno, l’assoluto rispetto della Consigliera Catia Ciavattella. Rimango dell’opinione che il dibattito sia fondamentale nel rispetto delle parti (chi governa e che è all’opposizione) e nel rispetto sacrale dei nostri elettori che vogliono velocità nelle azioni. Per me il caso è chiuso e sono sicura che continueremo ad avere un rapporto civile anche per il fatto che siamo figlie della stessa terra.”
Catia Ciavattella Consigliera di minoranza per Insieme per Città Sant’Angelo:
“Dall’inizio della consiliatura ritengo di aver assolto al mio incarico, con impegno e responsabilità, attenendomi al regolamento e, durante le adunanze, rispettando i tempi concessimi dal Presidente del Consiglio. Con il mio gruppo consiliare, ho presentato numerose, mozioni, interpellanze interrogazioni, proposto emendamenti e mi sono continuamente relazionata e confrontata con gli uffici, che possono testimoniarlo, contrariamente a quanto sostenuto dalla vicesindaca nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Non credo di aver tenuto in “ostaggio” il consiglio, del resto ho parlato sempre su autorizzazione del Presidente Antonio Plevano, l’unico legittimato, nel caso, a richiamarmi. Ho reputato, pertanto, l’appunto mossomi dalla vicesindaca, in un momento in cui chiedevo quando i cittadini avrebbero potuto beneficiare di sgravi per la raccolta differenziata, inopportuno e del tutto disancorato dalla realtà e ho lasciato l’aula per manifestare in maniera più incisiva il mio disappunto. Detto questo voglio precisare che non mi sento affatto “offesa”, ognuno si assume la responsabilità di quello che dice o fa. Quindi per il seguito sono ben disposta a “mettermi in discussione” in un sano, garbato e costruttivo “confronto politico, nel rispetto dei ruoli e prerogative di ognuno e nell’interesse dei cittadini che ci osservano e hanno riposto in noi fiducia.”