PENNE – Di cani, Katia Romagnoli e con lei (che ne ha tre) tutti i pennesi del centro abitato possono averne a piacimento. Altro che solo due, come imponeva il Comune con un suo regolamento d’igiene del 2003 bocciato però dal Tar di Pescara.
“Una limitazione immotivata, ma anche illogica ed irrazionale ove, come nel caso discusso, il regolamento prescinda da stazza, razza e tipologia dei cani”, ha così deciso, compensando le spese, il 10 febbraio il tribunale amministrativo di Pescara tornato sulla vicenda. E ha così puntualizzato:”Non sussistono ragioni igieniche, posto che lo stesso regolamento obbliga i proprietari a mantenere condizioni igieniche tali da non recare danno o disturbo al vicinato”. La storia risale al 2004. Un’ordinanza del sindaco Paolo Fornarola impose alla Romagnoli (ricorsa al Tar assistita dagli avvocati Fernando Fiori e Carlotta Martini; il Comune da Andrea Modesti) di ben recintare lo spazio per i suoi tre cani limitando, articolo 130 alla mano, a due gli animali. Insorse la Lega Animali, il caso finì sulla stampa nazionale tanto che le televisive Iene fecero un blitz per intervistare Fornarola.