PIANELLA: NIKOLLE RAMA UN ARTISTA ALBANESE CHE AMA L’ABRUZZO

di Remo Di Leonardo

Nato il 22/11/1952 a Tirana in Albania, Nikolla Rama vive in Italia dal 1999. Dopo la Laurea si è dedicato all’insegnamento di arte e letteratura in diverse scuole del suo paese. E’ stato attivo artisticamente partecipando a diverse mostre e gallerie nel suo paese d’origine ma adesso ci racconterà meglio lui la sua storia:

Nikolla Rama a cosa si deve la tua scelta di venire a vivere in Italia?

Prima di tutto, grazie per l’intervista! Da giovane sono stato incuriosito dall’Italia grazie ai racconti dei miei genitori che avevano studiato entrambi qui. Poi con la radio e più tardi con la televisione sono entrato in contatto con la cultura italiana del tempo, nonostante in quegli anni fosse vietato sentire i canali radio italiani, perchè in Albania vi era una dittatura socialista che vietava il contatto con i paesi capitalisti.

Quando cadde la dittatura e si aprirono i confini, entrai in contatto con alcune suore italiane che mi commissionarono quindici bassorilievi rappresentanti la “Via Crucis”. Dopo questo primo lavoro, fui invitato dal comune di Pianoro (BO) per realizzare una mostra dove fortunatamente vendetti tutti i miei quadri. Furono queste positive esperienze lavorative che mi convinsero a spostarmi in Italia.

Da anni il tuo talento è visibile in ogni tua singola opera che sia pittura o scultura, ci puoi rivelare cos’è per te fonte d’ispirazione per la realizzazione di queste opere meravigliose?

L’ispirazione per un artista è la cosa più importante senza la quale non si può realizzare un’opera d’arte. Possiamo dire che nasce dall’emozione suscitata da un paesaggio, da una scena o da un volto, che poi diventano il soggetto della tua opera.

Com’è nato il tuo rapporto con l’arte?

Sin da piccolo mi è sempre piaciuto disegnare. Crescendo ho iniziato a prestare una maggiore attenzione a questa mia passione sperimentando nuove tecniche e nuovi mezzi espressivi. I miei studi mi hanno portato a conoscere altri artisti miei conterranei coinvolgendomi sempre di più nel mondo dell’arte.

Osservando attentamente la tua pittura, noto un certo richiamo all’arte figurativa dove predominano scene e figure della “nostra” terra d’Abruzzo. Qual’ è il rapporto fra la tua pittura popolare albanese e quella abruzzese.

La luce, i colori del paesaggio ed il popolo abruzzese, spesso mi ricordano scene del mio paese. In fin dei conti non ci sono molte differenze. L’Italia e l’Albania sono molto vicine e con gli anni ci sono stati scambi culturali che hanno accomunato ed avvicinato le persone. Anche nel paesaggio abruzzese, fortemente caratterizzato dall’agricoltura, si ripresentano colori e caratteristiche comuni ai paesaggi della mia terra natia.

L’atto creativo è un fatto incomprensibile e molto affascinante. Cosa ti dice che un’opera è compiuta?

Un’opera d’arte nasce da un processo creativo nel quale alla base vi è un’idea che necessita di processi tecnici per essere concretizzata e comunicata artisticamente. Quando il messaggio arriva e l’opera comunica artisticamente l’idea, suscitando in te l’emozione, allora vuol dire che è terminata ed è pronta per essere esposta.

Ci sono tecniche o formati che prediligi?

No, in base a ciò che devo fare scelgo se lavorare su una superficie o scolpire una forma tridimensionale scegliendo poi il formato, la tecnica e lo stile più adatto, sempre in funzione dell’idea.

Solitamente mi piace dipingere alla maniera impressionista, quando eseguo paesaggi, ma spesso, quando il soggetto ha bisogno di rifiniture e dettagli, mi oriento verso uno stile più realista.

Quali sono i maestri e gli artisti che ti colpiscono particolarmente e dai quali magari trai ispirazione?

Ogni artista ha le sue caratteristiche. Monet per esempio, mi ispira per la luce che mette nei suoi quadri, pieni di colori. Rodin per le forme energiche ed emozionanti delle sue sculture. Di Picasso mi colpisce il modo in cui esprime il suo pensiero e la sua personalità.

Cosa di un tuo dipinto o scultura mette in rilievo la tua personalità artistica e quali messaggi è possibile leggervi?

In quasi tutte le mie opere è possibile vedere la mia personalità, che emerge particolarmente nelle composizioni figurative o nei ritratti in cui uso spesso il contrasto per evidenziare la drammaticità della scena oppure uso i colori forti per dare energia all’opera.

Il messaggio che vi si può cogliere è quello della ricerca della bellezza, intesa come la capacità di un’opera di suscitare un’emozione. Questa bellezza a mio parere si può trovare ovunque, basta saper guardare con lo spirito giusto, osservando il soggetto per cogliere l’aspetto che esprime di più l’emozione che vuoi trasmettere.

Organizzi e partecipi a mostre?

Fino ad oggi, da quando ho terminato gli studi, ho organizzato ed ho partecipato a più di 30 mostre tra personali, collettive ed eventi artistici. L’ultima mostra l’ho organizzata con mio figlio Kristi, anche lui pittore, che a mio parere ha un grande potenziale creativo che sta dedicando al campo del Design in cui sta conseguendo una Laurea.

Nikolla prima di salutarci un’ultima domanda. Come vivi la tua esperienza di cittadino e di artista a Pianella?

Come cittadino di Cerratina, in un primo momento, e di Pianella poi, in cui vivo ormai da più di vent’anni, mi ha piacevolmente colpito l’accoglienza che ho ricevuto. Ho molte amicizie qui, che ho coltivato negli anni e mi trovo bene.

Come artista invece devo dire che sono rimasto deluso, soprattutto dalla classe politica di oggi che non capisce o non vuole capire che l’arte vera contribuisce a portare avanti un paese e lo eleva. L’arte vera manda messaggi importanti ed induce le persone a riflettere portandole ad avere una mente più aperta, contribuendo alla costruzione di una società migliore. L’arte vera è cultura e questo paese ha bisogno di molti eventi culturali di qualità che devono essere promossi e valorizzati. L’arte vera non è una questione di soldi o successo. Spesso le persone pensano che gli artisti veri sono quelli di successo. Si interessano soltanto agli artisti famosi e quotati, non dando importanza al messaggio che ogni artista, famoso o meno, vuole dare con la sua arte.

Un altro aspetto che mi ha deluso è che l’educazione artistica nelle scuole non è valorizzata. I giovani non sviluppano un senso critico ed una sensibilità che l’arte (visiva e non) contribuisce a creare. I giovani sono orientati e manipolati da ciò che vedono in televisione e nei loro smartphone. Questi giovani di oggi saranno gli adulti di cui sarà composta la società di un domani.

Che società costruiremo un domani se non si da oggi la giusta importanza all’arte ed alla cultura? E’ qui che dovrebbe intervenire la politica, promuovendo l’arte e la cultura per un domani migliore. 

Grazie Nikolla per l’intervista e ad maiora!

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