RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Abbiamo letto con attenzione la risposta del sindaco alla nostra nota congiunta, fin dall’incipit capiamo che forse il nostro articolo non è stato letto. il Sindaco, infatti, replica al circolo del Partito democratico e al gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle, ci teniamo a sottolineare che l’articolo è stato firmato “Movimento 5 stelle-Penne – Partito Democratico-Circolo di Penne”. Ma lasciamo perdere tali sottigliezze che, comunque, non dovrebbero sfuggire ad un Sindaco.
Dato che le risposte non sono state assolutamente esaustive, se non addirittura totalmente assenti, ed essendo stati citati in ordine sparso, cerchiamo di mettere qualche punto:
-Il Sindaco Semproni afferma che: “il nostro obiettivo è ripetere la distribuzione del bonus, con cadenza quindicinale, durante l’emergenza sanitaria dopo aver individuato i reali beneficiari”, tuttavia nell’avviso pubblicato sul sito del Comune di Penne si può leggere chiaramente che il buono spesa sarà concesso “una tantum”: una locuzione che evidenzia, nell’ambito giuridicoamministrativo, un pagamento straordinario che esclude ogni carattere periodico e continuativo della prestazione.
-Il Sindaco glissa di fornire la risposta sul fatto che il tetto massimo di € 270,00 previsto per i buoni spesi da corrispondere alle famiglie non sia un multiplo di € 60,00 e, dunque, nessuna famiglia può raggiungere tale cifra. Ma non bisogna raccontare la verità ai cittadini? Dalla risposta che il Sindaco ha dato si dovrebbe dedurre che l’obiettivo della amministrazione comunale sia
quello di rateizzare i buoni spesa. Non credete che rateizzando si diano somme irrisorie, in un momento tanto complicato, a famiglie bisognose? Per non parlare del fatto che questa rateazione potrebbe rischiare di favorire la necessità di uscite plurime, dato esaurendo l’esiguo importo potrebbe non permettere l’acquisto di tutti quei prodotti necessari ingenerando
l’esigenza di uscire nuovamente per acquistare ciò che non si è potuto comprare prima. In ogni caso, nello stesso avviso è riportato che la successiva domanda potrà essere presentata decorsi trenta giorni dall’erogazione del primo buono spesa. Dunque questa presunta ripetizione del bonus ha cadenza quindicinale o mensile?
-Non abbiamo MAI CHIESTO griglie-buffetti su dati sensibili dei cittadini destinatari dei buoni spesa e lungi da noi il farlo, ma un documento scritto su cui siano indicati i criteri ANALITICI per l’assegnazione, poiché gli interessati devono essere messi in condizione di valutare ex ante le regole (esaustive) seguite da chi dovrà decidere. Nessuno vuole intaccare la dignità o fare
graduatorie tra famiglie beneficiarie, tutti conosciamo l’articolo 3 della nostra Costituzione che ci ricorda che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, ma quando si elargiscono soldi pubblici i criteri devono essere chiari e trasparenti! NON chiediamo controlli ex post, sui quali i consiglieri comunali possono esercitare il diritto di informazione e accesso agli atti e documenti.
– Riteniamo che la soglia di € 5.000,00 prevista quale limite del saldo dei conti correnti intestati a componenti il nucleo familiare sia estremamente iniqua poiché rischia di escludere una gran fetta di popolazione dall’accesso a tale forma di solidarietà alimentare. Inoltre, tale soglia rischia concretamente di non rappresenta in alcun modo un reale termometro della condizione di bisogno nella quale numerose famiglie si trovano.
– Nel modello di domanda reperibile sul sito del Comune di Penne, il richiedente deve sottoscrivere una serie di autodichiarazioni, quali la presenza di componenti di età inferiore ai 6 anni, di componenti ultrasessantacinquenni o l’essere conduttore di un immobile. A che fine bisogna rendere tali autodichiarazioni? Si privilegiano, come noi riteniamo giusto, i nuclei familiari che soddisfano i citati requisiti? Non vorremmo che, nella pratica, si stia dando vita ad una di
quelle graduatorie tanto indigeste al Sindaco Semproni. Anche per questo torniamo a chiedere con maggiore insistenza che vengano fornite alla CITTADINANZA e non ai consiglieri i criteri sulla base dei quali le domande saranno respinte o accolte e tra queste ultime, quali avranno una priorità rispetto alle altre qualora non dovessero essere sufficienti i fondi previsti.
Forse, il Sindaco Semproni, piuttosto che rispondere con attacchi personali alle proposte avanzate dalle forze politiche di minoranza, farebbe bene a convocare un consiglio comunale in modo che si possa dar modo a tutti di portare avanti le proprie istanze ed i propri suggerimenti.
Il primo cittadino ha ritenuto opportuno accendere uno scontro politico piuttosto che raccogliere con spirito collaborativo i suggerimenti, sicché, molte sono le richieste non lette o ignorate, come quella di ammettere le domande successive alla data dell’otto aprile 2020. Ma siamo sicuri che nel prossimo consiglio comunale -che il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale si attardano a convocare- verranno spiegate tutte le misure che la maggioranza comunale sta mettendo in
campo.
Movimento 5 Stelle-Penne Partito
Democratico-Circolo di Penne